Thank You… / It can't rain forever…

Se non aggiorno non è perchè non ho niente da dire, ma forse perchè ho talmente tante cose da dire, accavallate tra loro, che non saprei nemmeno da dove iniziare. Spesso nemmeno trovo le parole per dirle, e rimango tra me e me in un silenzio imbarazzante…
Di alcune cose non ho nemmeno voglia di parlare. E sarebbe anche ora, dato che l'argomento si è ripetuto per gli ultimi, credo, dieci post. E' un capitolo chiuso. Sto ritrovando lentamente la pace dei sensi, anche se le revolverate in faccia e alle spalle vedo non smettono; ma ormai c'ho la scorza dura… non perchè abbia sviluppato impotenza appresa, ma proprio perchè nemmeno le sento, ormai nemmeno ci faccio più caso. Guardo altrove.
Sono felice per un'amica. La vedo finalmente contenta, l'ho rivista dopo alcune settimane con un sorriso spontaneo sulle labbra, non più forzato o velato di delusione e dispiacere. Spero che finalmente abbia trovato una persona seria con cui condividere un tratto della sua vita (se si rivela anche lui un TdC gli spezzo le braccia), mi auguro rimarremo in contatto, anzi ne sono certo…
Porto sulle spalle la sofferenza di un'altra persona, e sono felice di aiutarla per quel poco che posso. Non sono uno psicologo, non sono un medico e nemmeno uno sciamano o uno stregone. Solo un uomo, un amico, spero possa bastare, dal canto mio è tutto ciò che ho…
Non posso lamentarmi di me, gli esami vanno (bene, 28 l'altro dì), ho conosciuto una persona nuova e vedremo se ci sarà un seguito, e nel complesso, tra alti e bassi, cammino. Sono contento anche che nonostante il crollo di morale di mercoledi-giovedi scorso sono riuscito a rimettermi in sesto nel weekend (e si che di solito nel weekend mi scazzo!)
Sono contento per un amico di vecchia data, che ultimamente, non so se per lontananza o altro, vedo molto cambiato, molto più aperto, molto più spontaneo… ora passare qualche ora con te è veramente più piacevole. Già ero in ottima sintonia con lui, ora non vi sono più quelle pause di silenzio in cui non si spiaccica parola. E' tutto molto più fluido…
E anche con eli s'è riallacciato un bel rapporto, mai eclissato in tutti questi anni, ma che ora finalmente, un pò per le distanze, un pò per aiuto reciproco, è diventato proprio quello che speravo: adulto. Siamo simili, pensiamo allo stesso modo, forse come ci capiamo noi non può capirci nessuno.

Sono tre settimane poi che penso spesso a Lei. Si, non eli, Lei. Quella che mi ha fatto riscoprire sentimenti che pensavo non avrei mai più provato. Che è riuscita a strapparmi fuori l'amore, a farmi piangere, a farmi crescere, e che mi ha insegnato più di quanto lei stessa pensi. Non riusciamo a vederci, presi dalla nostra vita e dalle nostre storie, ma se l'avessi qui le direi: grazie. Non credo di averglielo mai detto, specie con la serenità con cui vedo ora tutto il trascorso. Grazie… e un sorriso. Altro non serve…
Mi spiace per un'altra amica. Davvero, ho sperato che stavolta le cose andassero bene, sento che ci speri ancora e mi augurerei anche io che andasse cosi. Te lo meriteresti… come la doccia calda, nè? Spesso è fredda, lo sappiamo, ma per quel poco che posso un amico qui ce l'hai. Una cena jappo non fa di sicuro miracoli, ma è già un tentativo per farti sorridere. Non può piovere per sempre, come diceva un film di quasi vent'anni fa. E sto bene in questa casa con te, stiamo tutti bene…

Ok, basta miele. Lo confesso, sto ascoltando i Keane.
Prossimo rant pubblico l'esame "tema libero" fatto lunedi scorso!

Two weeks later

Flashback. Mercoledi 29 ottobre.
Se mi mettevo a scrivere qualche giorno fa, cioe' lunedi o martedi, di sicuro sarei stato acido come il liquido di una batteria da camion. Tanto meglio non aver avuto tempo, dunque.
La settimana scorsa e' stata decisamente una settimana piena di eventi, dal festone a casa di lorenzo all'inizio delle occupazioni, lo studio che non lascia mai tregua, e il lavoro che con la quasi certezza comincera' da meta' novembre. Pare che vada tutto bene insommma… Ma perche' ero cosi acido allora?
E' sempre la solita storia. Il venerdi torno a casa, quasi convinto di aver esagerato nel mio giudizio negativo verso certa gente a cui tenevo, basta che passino appena 24 ore e ho la riprova che probabilmente non era esagerato. Uffa. Cosi' poi il lunedi riparto, intenzionato a rimanere distante il piu' possibile, torno a casa venerdi con gli stessi pensieri della settimana prima, e il ciclo ricomincia.
Ci sono dei bei momenti, piacevoli anche a tratti, tipo il venerdi e il sabato sera. Basta che mi faccio gli affari miei tenendo ben saldo il paraocchi…
Il dubbio che sorge e' comunque: ma i muri li tirano su gli altri o sono io stesso a tirarli su? A dirla breve: la sensazione di disagio che provo quando mi sento attorniato da certi personaggi e' dovuta direttamente a loro, per i giudizi nei miei confronti e il fastidio nell'avermi li, o e' autogena, la sento io perche' ho deciso che voglio sia cosi'?
Non ho una risposta certa a questa domanda. Ma il risultato comunque non cambia, mi sento sempre a disagio.
Poi domenica e lunedi sono state giornate grigie, e io sono molto meteopatico. E basta poco…

E' passata una settimana. Avrei dovuto pubblicare prima, lo so. Ma non go tempo! Mai!
Sto passando le mie giornate tra 2 esami da preparare, una relazione da tenere giovedi, riparazioni da fare a casa, amici da ascoltare e rapporti sociali, sia da coltivare che da mantenere (a malapena). Ah dimenticavo, c'è anche la tesi e il tirocinio, e tra una decina di giorni inizierò anche a lavorare.
Questo weekend è andato decisamente meglio del precedente. Anche perchè ad Halloween me ne sono stato a casa, complice la terza emicrania in 4 giorni e una cicatrice tipo harry potter sulla pelata (autoinflitta… maledetti armadietti della cucina), sabato sono fuggito al Monaco con un amico e domenica mangiata e sana confusione al SanMarteen.
Ma c'è poco da fare, avevo già voglia di tornare qui a Padova. L'aria che respiro qui è decisamente più familiare, spontanea, gradevole…
E per il resto… vedremo… un interesse potrebbe anche esserci, ma non sono convinto. No, anzi, per nulla. Sarebbe solo uno sfizio, temo. Ripeto: vedremo… Di più non dicio.
Degli altri pensieri, che sono solo remotamente collegati, parlo la prossima volta, se mi gira. Che mi sto già dilungando troppo.
Cheers!

Memories

"E' la memoria che rende l'uomo diverso da tutti gli altri animali. Noi siamo l'unica specie legata al proprio passato. I nostri ricordi ci danno voce, sono testimonianze storiche da cui altri possono imparare. Possono servire a celebrare la nostra gloria o metterci in guardia dai nostri errori."
La citazione è arrivata ad hoc. Nel momento giusto.
Da un lato ho dei ricordi che tornano alla mente, ricordi vecchissimi, di ormai molti anni fa… che riemergono in superficie tramite sogni, occasionali per carità, ma carichi di pathos, che ti portano anche alla lacrima facile…

Castana chiara, capelli tipo caschetto ma più lunghi, due occhi che non scorderò mai.
Incrociarsi, non riconoscersi a prima vista dopo tanti anni, ma sentire qualcosa a pelle.
Un ricordo che ci unisce dopo cosi tanto tempo e una sequela di fatti assurdi…
"hey ma… ma noi ci conosciamo?" "mi sembra di si.." "scusa ma…come ti chiami?" "(qui ci starebbe il suo nome, ma lo ometto)" "(risata a crepapelle)" "cosa c'è?" "ma scusa… non avevi capito chi sono io?" "oh mio diooooooo" "senti… accompagno a casa lei e poi ti chiamo che beviamo qualcosa insieme ok?" "chiamo a casa e dico che non torno…"
la scena si sposta su una montagna, in un fitto bosco pendente in discesa con molti sentieri ravvicinati e alberi alti e bassi intrecciati tra loro, posto vicino a un paesello sconosciuto che è sopra il monte. E il sogno finisce qui.
E finiscono anche i pensieri collegati. E' passato, è trascorsa una vita e mezza dopo di lei, non ha senso pensarci con nostalgia. Ma ricordare si, non è peccato, ed è nella nostra natura… e quei momenti riempiono un pò quel vuoto che non credo sarà mai colmato.

Dall'altro lato posso dire che… nella mia nuova tana ho riempito un pezzo di parete con delle vecchie foto, prese qua e là nel mio archivio, testimonianza di ciò che c'era e non c'è più… purtroppo, dovrei aggiungere.
Sento la mancanza di un gruppo, quel gruppo che mi ero scelto anni fa e del quale resta ora solo uno spettro.
Divorato da sè stesso, fagocitato dalle piccole tensioni interne che a causa della [url=http://iow.no-ip.com/index.php?entry=entry080807-192520]teoria del silenzio[/url] poi vanno a emergere ingigantite. Cambiato in sè stesso, scelto anni fa perchè incarnava tutto quello che volevo dagli amici, ma nel quale ora come ora io non mi ritrovo più. E non sono il solo, visto che guarda caso degli storici sono rimasti solo 2 o 3 tizi. E non per via delle morose…
E io sono stanco di lottare coi mulini a vento, è ora che pensi un pò di più a me stesso. Sono cambiati, e son cambiato io. Nessun problema, ognuno ha diritto di prendere la propria direzione e ogni via è giusta. Ma così le strade si dividono, e amen… non c'è niente da fare, e forzare o forzarsi a cambiare è una violenza troppo grande. Quel gruppo per me non esiste più. E' troppo diverso da come lo ricordo io. Molti già ne sono usciti di fatto, si fan vedere o sentire occasionalmente, e la maggioranza dei pochi che resistono pare abbiano proprio cambiato identità.
Se tutto diverge, se non resta più nulla, perchè restare uniti, solo per abitudine forse?
Non ha senso, almeno per me.
Anche qui sono pervaso dalla nostalgia. Anche qui per qualcosa che non esiste più.
Avrei molto da dire, e a molti. Ma per una volta sono d'accordo. Silenzio, anche se per motivi diversi. Per loro parlare a ruota libera e in modo sincero è male, per me invece è ormai totalmente inutile. Meglio risparmiare energie per qualcosa di meglio.

Non sembrava stessi cosi? Devo dire di aver avuto buoni maestri di teatro, bravi con le maschere.
Ma non sono nemmeno così giù, comunque. Ora sto bene, e ho imparato a mantenere bei ricordi dalle esperienze passate. Quelli che, scolpiti nella nostra memoria, ci danno ogni giorno la forza di andare avanti. E ti ricordano che anche se ora senti nostalgia per ciò che è passato e non tornerà, ci sarà un domani col sole.