No fear

Ieri ho avuto un vero momento di panico, nel pomeriggio.
Quando ho realizzato che sono davvero sovraccarico! Da un lato la mia solita situazione che non si è granchè alleggerita, e che devo risolvere completamente da solo, dall'altro la situazione familiare che negli ultimi giorni, da sabato in poi, è letteralmente degenerata, e da un'altro lato ancora una mole di esami che spaventerebbe anche un vero secchione. Altri 5 esami da dare entro febbraio.
L'unica soluzione. Clonarmi. Con due cloni forse ce la farei a fare tutto.
Chiaramente non è una soluzione realistica, per cui ieri sera mi son seduto e a tavolino ho iniziato a pianificare come gestire al meglio tutte queste cose, che se da un punto di vista riempiono la vita, dall'altro la riempiono troppo!
Dunque inizierò a saltare lezioni, e a stare a casa a studiare per conto mio, e probabilmente darò solo altri tre esami e ne lascerò due a data da destinarsi. Dinamica avanzato, sociologia e teoria e tecniche dei test sono più che sufficenti, visto che sono grossi!
Per quel che riguarda la situazione familiare, forse con una buona dose di mazzate i miei si mettono in riga e smettono di stressare e soffocare mia sorella, concedendole quella distanza necessaria a una ragazza ventitreenne! Io alla sua età ne facevo di tutti i colori, devono lasciare che anche lei si faccia con le sue mani!
Per il resto? beh, poco da dire. Se non che quando non ci vedo più chiaro con una lente, io la cambio, e cerco di trovare nuove configurazioni per comprendere quello che mi capita intorno. E può darsi che mi renda conto di aver fatto dei madornali errori di valutazione, delle sviste clamorose, e di aver scambiato la cattiveria di qualcuno per bontà o viceversa… solo che non ho abbastanza dati per giungere a una conclusione, ma gli eventi degli ultimi due-tre giorni mi hanno fatto riflettere seriamente sulla fiducia da dare agli altri. A chi credere? Chi invece relegare nel suo letamaio?
Probabilmente la soluzione sta nel mezzo, nel fatto che tutti abbiamo lati positivi e negativi. Quel che non mi torna è perchè della gratuità di comportamenti cattivi. Comunque vedremo, per ora sono in una fase di valutazione. E quando ne uscirò, mi sarò fatto delle idee molto più chiare!
Direi che è sufficente come carico di lavoro per un solo cervello, e pure bacato, no?
Poi, ho preso 26 all'esame di metodologia. Non un gran risultato (sara lo chiama "Salame 26") ma abbastanza per darmi la carica a continuare!
Niente paura, ce la posso fare anche stavolta.

E ascoltavo ieri sera Niente Paura di Ligabue. Il testo di una canzone può essere compreso in vari modi, io l'ho interpretato secondo la mia situazione attuale. Tutto mi sta crollando addosso, ma niente paura, io resisto… leggetelo e rifletteteci…
A parte che gli anni passano per non ripassare più
e il cielo promette di tutto ma resta nascosto lì dietro il suo blu
ed anche le donne passano qualcuna anche per di qua
qualcuna ci ha messo un minuto
qualcuna è partita ma non se ne va

Niente paura, niente paura
Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così…
Niente paura, niente paura
niente paura, si vede la luna perfino da qui.

A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire
Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.
A parte che i sogni passano se uno li fa passare
alcuni li hai sempre difesi altri hai dovuto vederli finire

Niente paura, niente paura
Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così…
Niente paura, niente paura
niente paura, si vede la luna perfino da qui.

Tira sempre un vento che non cambia niente
mentre cambia tutto sembra aria di tempesta.
Senti un po' che vento forse cambia niente
certo cambia tutto sembra aria bella fresca.

A parte che i tempi stringono e tu li vorresti allargare
e intanto si allarga la nebbia e avresti potuto vivere al mare.
Ed anche le stelle cadono alcune sia fuori che dentro
per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento.

Niente paura, niente paura
Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così…
Niente paura, niente paura
niente paura, si vede la luna perfino da qui.

Heroes

Giorno cabala.
Per anni i miei numeri sfortunati sono stati il 24 e l'11. Oggi che sono pure associati, dovrebbero avvenire cataclismi di proporzioni bibliche.
Ma fortunatamente non sono nè superstizioso nè così fatalista da pensare che il mondo viaggi in linea retta e che non sia possibile uscire dal sentiero che è già tracciato.
Ma nemmeno così pazzo da pensare che il mondo possa cambiare cambiando solo noi stessi.
Diciamoci la verità. Oggi ho fatto l'esame di Metodologia, e per la prima volta sono entrato in aula che non pensavo minimamente all'esame. Cioè non ero assolutamente teso, anzi, ero tranquillo in superficie. L'esame mi scivolava via come pioggia sulla pelle (e in questi giorni ne è caduta tanta) e tutti mi chiedevano come mai fossi cosi disinteressato all'esame.
In effetti avevo la testa altrove, credo fosse evidente. Ma se da un lato la mia mente era costellata di pensieri tristi, dall'altra mi sono reso conto che se un esame che a tutti creava ansia a me non faceva nè caldo nè freddo, probabilmente era segno di qualcosa.
Che di forze ne ho, eccome. Sono riuscito ad affrontare a testa alta la prof senza tanti problemi, e nonostante le tonnellate di problemi e di pensieri che ho sulle spalle.
E ora so che ho le forze di affrontare anche questi. E poi tutti gli esami che verranno. E poi tutte le cose che accadranno ancora nella mia vita. Certo, ora ho un velo di tristezza, ma non è la cosa più importante. La cosa più importante è che ora non ho più paura di niente, e so che ho le forze per affrontare anche le battaglie più dure, a testa alta. Mi è anche andata via l'aracnofobia, terrore che ho sempre avuto. Qualcosa vorrà dire, no?
Affrontare tutto a testa alta, senza paura di farsi male. Perchè c'è sempre un motivo per lottare, non si fa mai senza una ragione. E la ragione spesso è il bene altrui, oltre alla propria sopravvivenza.
E questo è essere umani. Vivere in questo mondo ogni giorno.
Questo è essere eroi.

Guardavo anche Heroes oggi. Una serie che non ha spopolato granchè, ma che contiene degli interessanti spunti di riflessione, oltre alla storiella della fiction.
Hiro Nakamura piega il tempo e lo spazio, torna indietro per cambiare il destino, il proprio, quello delle persone che ama, quello del mondo. E non ci riesce.
Ogni cosa che prova a cambiare, cambiano lo scenario, le situazioni, i fatti, ma non la conclusione. E' la prova che è tutto inutile? Che qualsiasi sforzo un eroe provi a fare la storia è già scritta? Che non possiamo modificare nessun destino, nè nostro, nè degli altri?
Nonostante i suoi poteri, non riesce a cambiare il destino.
Ma il telefilm non è ancora finito. O almeno, non l'ho ancora visto tutto.
Una speranza forse c'è ancora. Il destino del mondo è davvero immodificabile?
Non ci crederò mai. Neanche di fronte all'evidenza. Continuerò a pensare che siamo artefici del nostro destino, e che le scelte che facciamo oggi avranno ripercussioni sul nostro futuro. Sarebbe troppo triste altrimenti.
Che ci stiamo a fare qui, se il futuro è già scritto? Se non possiamo vivere come vogliamo la nostra vita, se siamo manovrati da un disegno superiore che ci porta esattamente dove vuole lui? Se siamo schiavi delle nostre debolezze, e non possiamo vincerle?
Io di una vita cosi non mi accontento.
Abbiamo due ragioni per vivere. Una è creare la propria storia, l'altra è amare.
In ritorno al futuro III, Doc Emmett Brown alla fine dice: "Il futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno, perciò createvelo buono!"
Questo è quello che voglio credere.
Questo è essere eroi.
Vivere senza paure la storia, e fare in modo che sia davvero la nostra propria storia.
Live or Exist? Heroes… or Monkeys?

Stop, reflect… and look ahead

Gli ultimi giorni si sono rivelati decisamente utili.
Mi sono preso del tempo per riflettere, per confrontarmi con qualche persona (che ringrazio davvero!), per dedicarmi allo studio e per valutare a cuor sereno tutta la situazione. La solita situazione. Di cui davvero vorrei fosse l'ultima volta che parlo! Perchè almeno vorrebbe dire che non pesa più!
Valutandola dall'esterno, mettendomi nei panni di un ipotetico osservatore razionale esterno… non riesco a trovare, nemmeno sforzandomi, e mi sono davvero sforzato tantissimo, un solo errore che potrei aver compiuto. Casomai l'aver voluto darci un taglio, ma neanche, perchè comunque ho agito a fin di bene. Niente di niente. Non trovo proprio niente, e non mi ci voglio sforzare nemmeno più. Se le colpe ci sono state, sono state 50 e 50, ma forse nemmeno qui nel senso che resto convinto fosse inevitabile. Anche se non cercato, inevitabile.
Quel che mi scoccia è esserne uscito con le ossa rotte ed essere rimasto decisamente deluso da una persona che per me contava molto. Che però è fondamentalmente diversa da me e, diciamolo pure visto che non mi tengo dentro niente, ha parlato tanto bene ma razzolato male. Purtroppo resto convinto di essere stato preso per i fondelli. Posso capire il suo punto di vista, certo, ma facendo 2+2 (praticità!) non vi sono altre conclusioni! "Se deve essere sarà, buttiamola sul grigio" si diceva… e invece aveva già deciso che preferiva fosse nero, altrochè! Mi spiace ma la vedo così! Io mi sono sforzato di vederla grigio, ma non ne ho nemmeno avuto la possibilità!
E tutta questa situazione è davvero spiacevole, perchè il rapporto era bellissimo ed è stato un peccato.
Ma dopo lo stop e la riflessione, è il momento di guardare avanti…

Credo che a questo punto rimuginarci sopra e parlare sia decisamente inutile.
Al massimo è sintomo dell'inelaborabilità voluta del lutti, e non è decisamente salutare!
Credo anche che nulla sia impossibile, basta volerlo.
Non penso nemmeno che questo rapporto sia irrecuperabile, basta volerlo.
I presupposti ci sono, e la volontà? Questo è un altro discorso.
Secondo me c'è un'altra cosa fondamentale.
Due persone che si vogliono bene, devono sforzarsi in ogni momento di fare l'una un passo verso l'altra. E' un dare e un avere reciproco, in ogni tipo di rapporto, tra amanti come tra amici. Se si rimane ognuno sul proprio binario, incontrarsi è impossibile… due rette parallele non si incontreranno mai. Bisogna accettare di mettere in discussione sè stessi e di ragionare con la testa dell'altro, se davvero il rapporto è cosi importante. Altrimenti probabilmente non è cosi fondamentale.
E' un uccidere il proprio narcisismo, il proprio personale egoismo. E' anche farsi del male, stravolgere un pò noi stessi. E qui è fondamentale fidarsi, perchè è un salto nel vuoto in cui si rischia di cadere. Ma forse permette di arrivare dall'altra parte del dirupo e di vedere il mare, un mare diverso dalla solita propria baia.
E qui mi fermo. Non ho intenzione di esternare ai quattro venti nomi e cognomi, specie limitandomi al mio personale punto di vista e tantomeno dicendo solo parte di tutta la faccenda. Non sarebbe corretto, e non voglio fare anche io questo errore. Solo un'ultima considerazione, a cuor sereno.
Tutta questa situazione come ho già detto mi ha fatto male, ma in fondo anche bene. Ho capito tantissime cose, mi sono sciolto, ho provato cose che non provavo da moltissimo tempo e con l'intensità di quello che son diventato, a ventisei anni. Don't be afraid of feelings, good and bad ones are all good. They just are.
E via, con l'ottimismo che rimane la mia bandiera. Anche dalle situazioni negative bisogna trarre qualcosa di positivo, sempre!
Life goes on, carry on!