Where there's a will, there's a way…

Tra due giorni parto. Anzi, sarò già in viaggio.
Le mie due settimane Relax, con la R maiuscola, staccato dal resto del mondo e riposo totale per la mente, ma zero fisico. Proprio quello che ci vuole dopo un anno di studi insomma!
Studi che sono andati benissimo, l'ultimo esame ha abbassato un pò la media, ma un 24 in quell'esame del piffero mi basta e avanza! E non influisce nemmeno troppo.
Due settimane tattiche. Perchè se c'era un momento in cui partire, è proprio questo.
Where there's a will, there's a way, pare sia un pò il motto di questi giorni. Se vuoi davvero una cosa, la ottieni. Certo, bisogna che ce ne siano anche i presupposti, ma non è questo il punto.
Il punto è che se una cosa dipende totalmente da te, e vuoi realizzarla, hai ottime chance di farcela. La sola forza di volontà non è tutto, per carità, ma credo costituisca il 99% delle energie per realizzare i propri pensieri, i propri desideri, i propri sogni.
E se dici di volere una cosa, che puoi benissimo riuscire a fare, ma dici di non riuscirci… è solo perchè manca la volontà.
Anche se ammetterlo probabilmente è la cosa più difficile.
Perchè significa mettersi in discussione.
Io ci ho messo anni. Ma almeno ora mi rendo conto che è così.

Anni bruciati o impiegati bene? A me scoccia solo di averne già ventisei, ma in effetti se tornassi indietro rifarrei le stesse scelte, e arriverei dove sono ora. Questo percorso è proprio il mio…

Ma perchè un post così serio a ridosso dell'estate?
Beh, per due motivi. Prima di tutto perchè una persona la regola del volere è potere non l'ha ancora capita, e probabilmente la capirebbe solo con tonnellate di mazzate. Gli ho già detto che sarebbe da prendere a sberle, e che gli spezzo le gambe se combina qualche casino tra amici! 🙂

Il secondo motivo è personale. Sto riflettendo sulla cultura che mi è stata inculcata, quella del potere è dovere. Se riesci a fare una cosa (qualsiasi, dallo studiare al lavorare, al dedicarti a qualcosa o qualcuno, aiutare, eccellere in qualcosa, ecc…) la devi per forza fare. Una storiella del cazzo, che mi ha sempre dannato l'anima.
E proprio tutte le cose che succedono in questi giorni mi fanno capire che tra potere e dovere c'è appunto il volere. Cioè, se posso fare una cosa, non è automatico doverla fare, ma posso anche decidere di non farla. Anche semplicemente perchè non ne ho voglia.
Sembra una banalità, ma basta osservare la vita di tutti i giorni per vedere quanto siamo schiavi di questo ragionamento.
E guai a farsi venire per questo i sensi di colpa. Delle scelte nella mia vita devo rendere conto solo a me, e a nessun altro.
Una lotta per staccarmi da questo binomio, che si sta rivelando una delle più difficili.

Dicevo che sto per partire per due settimane distanti dal mondo. E che sono due settimane tattiche. Perchè? Perchè iniziano gli esperimenti estivi!
Niente di particolare, ma visto che cerco di capire (alla meglio…) il comportamento umano, osservando l'evolversi naturale delle situazioni, ogni tanto può anche essere interessante cambiare qualche variabile, per vedere le reazioni. E capire se certe ipotesi fatte in partenza sono giuste o sbagliate.
Non per vantarmi, ma raramente le sbaglio, e probabilmente solo perchè ho già abbastanza dati, e in effetti sto cercando solo conferme, più che cose nuove.
E per non fare danni in giro, cambio solo cose che riguardano me.
Non posso dire di più, sennò tutta la batteria di esperimenti va a farsi benedire.
Per cui, chi ha orecchie per intendere, intenda.
E gli altri in roulotte, come dice Paolo!

Gulag! AAAAH!

[h6]Questa notte ho sognato,
ho sognato di fare l'amore
mi son svegliato tutto bagnato
e non era il mio sudore
devo smetterla la sera
di guardare retenord…[/h6]

Magari avessi sognato questo, come cantava 'bubba ale koala' qualche anno fa…
invece ho sognato che mi stavo sposando, e con chi poi…! roba da rabbrividire! Non tanto per lei, ma per la famiglia che ha. Mi troverei dopo qualche giorno con un capo d'accusa per suocericidio!
E non capivo proprio cosa stessi facendo. Cioè, mi sembrava impossibile, visto che impossibile lo era. Mi ero ammattito?
Gli amici mi avevano pure organizzato l'addio al celibato, con tanto di croce pesantissima (di ghisa) da portare, e poi ero su uno yacht per il viaggio di nozze…!
Quando mi sono svegliato, mi pareva davvero di stare su un altro pianeta. Temevo che fosse vero, e mi ripetevo che era impossibile, ed ero deficente. Poi per fortuna sono tornato alla realtà, ed è stata una liberazione!
Sfido Freud a spiegarmelo in tema di realizzazione di desideri… questa spiegazione starebbe in piedi solo tirando in ballo il masochismo!
Comunque mi son sentito davvero in trappola…

[h6]courtesy of [url=http://www.mazzate.com]www.mazzate.com[/url][/h6]
…saranno stati i matrimoni di alcuni amici in questi giorni, la consapevolezza (o speranza?) di sapere che forse domani troverò qualcuno che abbia abbastanza pazienza da sopportarmi, o forse i discorsi di qualche sera fa, durati fino alle due del mattino!
L'importante è che fosse solo un sogno, o più propriamente, un incubo.

Tornando a cose più 'terrene', ho fatto l'esame, come sia andato non lo so, però ho capito come mai l'appello precedente era stato un macello. Il prof ha applicato il metodo Campana (mio ex prof al liceo): fai un compito con domande a scelta multipla, e metti le risposte che differiscono per un nonnulla, o una parola o una virgola. Stai sicuro che ne depisti un bel pò e ne bocci altrettanti.
Il peggior esame che ho mai fatto, indipendentemente dal risultato (che potrebbe andare, per quel che ne so, dall'insufficenza al trenta).
Ma almeno è fatto, e adesso mi posso dedicare al tanto bramato cazzeggio.
Speravo.
In realtà da martedi in poi non ho avuto un attimo di tregua, ho avuto meno tempo libero rispetto a quando preparavo gli esami. Ma che cazzo di vacanza è?
Per fortuna domenica parto per due settimane di relax in montagna, che saranno intervallate dalla laurea di Danzur e di Marco, dei quali i rispettivi papiri sono già in lavorazione.
Ragazzi, tremate!