3 months later
Venti giorni? E' un record! Venti giorni che non scrivo niente!
Essì che ne ho combinate, in tutto questo tempo! Solo che sono un pò scombinato… eventi di un mese fa sembrano ieri, e cose successe ieri, sembrano di secoli fa… Da qualche parte devo iniziare… per cui flashback a 10 giorni fa.
Finito il semestre, dato oggi l'ultimo esame, ci si saluta tutti e si torna alle nostre singole vite. Sono parole anaffettive, lo so. Peccato che ci abbia messo almeno due ore a chiudere casa, a caricare le valigie, le piantine e tutto il resto e a partire. La sensazione è quella di non voler andarsene. Sono stato da dio in questi tre mesi, la lacrima chiudendo la porta è spontanea, nella voglia di voler restare li. Quello che trovi in patria lo conosci, ti angoscia, ti fa venir l'ansia solo a pensarci, ti viene il nervoso se ci rifletti per più di due minuti. Non è nemmeno risolvibile, è qualcosa di statico che non dipende minimamente dalla tua volontà, con cui sei costretto a convivere.
A casa, dove sei a tutti gli effetti considerato un imbecille solo perchè hai meno "autorità" dei genitori, e qualsiasi opinione io esprima è considerata una stronzata solo perchè sono giovane. Si, bella forza, sarò sempre più giovane dei miei genitori! Una casa dove, nonostante vi siano dei momenti piacevoli, gli scontri sono all'ordine del giorno, catalizzati anche dalla presenza di una nonna che per quel che riguarda l'Alzheimer è completamente rincoglionita.
Con gli amici, che se potessi te ne terresti stretti solo alcuni, quelli che vale la pena avere, e gli altri li manderesti… Si, vorrei che i rapporti fossero veri come quelli che ho al momento in città, che nonostante siano più freschi sono decisamente più profondi e sinceri. Ti cerchi e ti trovi bene a stare insieme anche senza un particolare motivo. Questo è quello che vorrei. E anche qui so che le cose non possono cambiare, perchè ognuno ha la propria individualità, e non la metterà mai in discussione per qualcosa di più di sè stesso.
Impotenza appresa, in caduta libera verso la depressione? Non proprio. Non ne sento la responsabilità, solo il peso. E ignorare qui funziona… funzionerebbe, se solo non fossi un eterno nostalgico sentimentale.
Chi ho intorno? E io, cosa provo?
Mi sento sbattuto in un altro mondo. Come se fossi stato strappato da quel pianeta dolceamaro che sentivo mio, il mio mondo. Come un immigrato che nonostante qualche anno di residenza in terra straniera ancora non si è abituato al posto dove vive, e continua a sognarlo diverso.
Cosa è accaduto alla mia generazione? Dov'è, dove si è nascosta? Mi domando addirittura se sia mai esistita…
Quella generazione che viveva di piccole cose, che si emozionava anche per uno sguardo, che provava una miriade di emozioni che oggi non si devono più mostrare, quella generazione che è cresciuta a tarallucci e Bim Bum Bam, guardando Holly e Benji, che ha passato l'infanzia guardando i classici Disney e non i Pokemon o affini, che ha vissuto la prima adolescenza in compagnia di Bayside School… E' esistita o me la son solo sognata?
Ora mi sento davvero come catapultato in 1984. Nel libro, o nel film.
Non si può essere sè stessi, bisogna essere quello che la società ti impone… Ma vaffanculo.
Il Natale. Ovvero come una società riesce a snaturare la festa più grande per credenti e non.
E' debilitante vedere tutti incravattati come a un ricevimento andare alla messa di mezzanotte, parteciparvi in modo più che solenne, ma che di santo non ha proprio niente. La stessa gente che nella vita comune cosa significhi aver valori spesso non lo sa, che di fronte a uno che chiede qualcosa lo ignora, quando invece basterebbe un sorriso.
Non sono tutti così, è vero, c'è del buono oltre che del marcio. Ma il marcio mi sembra proprio sia maggiore.
Perbenismo, falso moralismo. Tutta facciata, e dietro niente.
E alla tv passano cinepanettoni, completamente vuoti, che ti fanno fare due risate (spesso nemmeno quelle) e non ti lasciano nulla se non un senso di vuoto che può solo opprimerti e allontanarti dagli altri. Ottimo modo, di passare il natale: svaccati alla tv, ognuno da solo. Una volta almeno c'erano programmi che facevano pensare, riflettere, discutere, e crescere. C'era Enzo Biagi dopo il Tg. Ora c'è uno scemo e i suoi pacchi.
E il nuovo anno, che inesorabile arriva…
No, quest'anno non è stato una merda. Tutt'altro, ci dò un 8-. Ho davvero vissuto, senza limitarmi a esistere, ho scoperto di avere amici veri, ho rinsaldato quei legami che considero I Legami veri, ho raggiunto ottimi risultati nei miei studi, ho provato sensazioni uniche, ho preso casa in città… ho Vissuto. Mi domando se poteva andare meglio. Questo è certo, non c'è limite nè al meglio nè al peggio, ma non riesco a immaginarlo diverso.
Sono andato esattamente nella direzione in cui volevo. E moltissime cose sono andate proprio come volevo.
E questa è la sensazione più bella, quella di poter controllare la propria vita, e disegnare il proprio futuro.
Infine, forse ho trovato una persona interessante. Ora vedremo se ci sarà un futuro… non so nemmeno se lo voglio, è vero, ma perchè non provare? Se poi ci si rendesse conto che non si va da nessuna parte amen, ma almeno ci si prova…
Tra due giorni sarò a sta benedetta festa di capodanno. Che poi, pare che festeggiare sia un obbligo.
Forse ha ragione quel mio amico che da anni propone di passare in tranquillità la mezzanotte, e di andarsene a sciare al mattino del primo dell'anno, quando sono tutti a letto desfài.
Ho deciso in extremis cosa fare, e non solo io. Cara amica, davvero non avevi capito che se ero sparito non era solo perchè mi ero trasferito, ma per ben altri motivi? Però ho l'occasione di passare una festa con un gruppo di amici con i quali ho vissuto dei bei momenti, e che probabilmente se vedessi più spesso apprezzerei ancora, e poco importa se dovrò far finta che altri non ci siano… inizierò ad avere allucinazioni negative, di questo passo.
Cosa mi aspetto dal 2009? Per me… finire la triennale, continuare in questa direzione, che vedo sempre più chiara, stare bene in città con i miei amici e i miei compagni di appartamento, vederci chiaro nei sentimenti e investirci di nuovo… chiudere per sempre dei capitoli rimasti aperti, se ce ne sarà l'occasione… questo è proprio un must do.
Cosa vorrei dal 2009? Che la direzione di tutto questo mondo virasse, credo vi sia ancora il tempo per ricominciare ad aver fiducia, per tornare ad avere valori, per essere sè stessi, per amare. Per non trovarsi un domani a dire "e adesso?", per non trovarsi nella condizione di quella vecchia canzone del '96 degli articolo 31, 2030… che la pubblico, si, per chi non la conosce.
La prossima volta.