papiri pajettanti

E ora che meneghetti s'è laureato, posso aggiungere anche il pezzo di papiro che abbiamo scritto (i 3 superstiti della classe) sulla sua permanenza al licIeo…

Arrivò dunque il tempo del liceo,
tempo di rinascita spirituale, intellettuale, e dell’oseo;
con conte della classe prese presto il possesso
e il conte con classe lo iniziò alle gioie del sesso.
Già in seconda il nostro Menego era diventato un mito
Per tutti i ragazzi del caro Lucrezio Tito,
Daniele, preparati, nella piaga metteremo il dito,
raccontaci di quella volta che hai colto il frutto proibito!
Galeotta fu la gita ad Aosta
Dove mise in mostra la sua faccia tosta:
Bacco, Tabacco e Venere la triade perfetta
Per trascinare nell’orgia la procace Pajetta;
mai usasti le mani in cotal misura,
al cospetto di codesta quinta non ti colse la paura?
I ricordi ti tormenteranno per il resto dei tuoi giorni,
del momento in cui a Dario hai messo i corni,
mentre Ture alla finestra bussava disperato
e da allora il suo ciccio non si è ancora ammosciato.
Di quello che combinò in quella stanza
Continuò poi a vantarsi con arroganza
Ed ecco come uno scolaro disciplinato e diligente
Finì per diventare un monello impenitente:
tra una tetta della Pajetta e le torture al Ture
di Daniele non sono finite le avventure;
il suo intelletto era siffatto e cotanto
che Ciccio una volta indusse al pianto
quando tra le formule il nostro professore
incappò sbadatamente in un errore;
dopo aver inferto al prof un tal flagello
decise che era giunto il momento di spegnere il cervello.

Una cazzata ogni tanto fa bene, fa ridere e rilassa corpo e spirito…

Ghosts and fears

Fantasmi, dato che sono nell'ultima settimana di lavoro, e davvero non vedevo l'ora di finire. Davvero. Per varie ragioni sono da una parte contento, dall'altra un pò triste, perchè comunque si conclude una parte importante della mia vita, durata ben due anni e mezzo abbondanti. Un pò triste, perchè non vedrò più persone con le quali mi trovo bene, con le quali ho passato dei bei momenti e ho condiviso questo periodo. Persone che mi dispiacerà non vedere più ogni giorno, parlarci, bere qualcosa insieme dopo il lavoro.
Ma non posso nascondere che sia anche una liberazione, perchè non avrò più a che fare con persone con cui vorrei non dover nemmeno parlare. Persone che involontariamente mi hanno fatto capire come va il mondo, che non è tutto rose e fiori, anzi che ci sono molte spine per una singola rosa. E potrò anche sparar fuori quelle cose che mi tengo dentro nascoste da mesi o più, e che altri devono sapere. Che poi per loro cambi qualcosa, è una loro scelta. Io le cose che dovevo dire le ho dette, le battaglie che dovevo fare le ho fatte, ma se uno vuole subire mica posso costringerlo a non farlo!
Comunque ormai non importa, sono un fantasma, come a naja, e giro con la spillina, come un nonno prossimo al congedo…

Ma non tutto va sempre come si vorrebbe, e io lo so molto bene. Come al solito, si fan programmi nella propria vita, dei propri giorni, anche non a lungo termine anzi, eppure… ci sono imprevisti che fan cadere tutto dal piedistallo. E ti trovi che devi ricalcolare tutto. E in questi giorni me ne è successo proprio uno di inaspettato. Ma è servito credo. Ha anticipato quella sensazione che son sicuro avrei provato la prossima settimana, libero e non più incatenato nel lavoro. E ora sono esattamente in una situazione a metà, con un piede nel lavoro e uno nel mio futuro da studente di psicologia.
Ma il mio piede in realtà è fasciato, con una bella distorsione. Lunedi, da un cliente, stavo facendo una delle mie ultime installazioni, e ho avuto la bella idea di salire una scala appena costruita di corsa. Scala di marmo, polverina di intonaco per terra, corrimano mancante… per non cadere dalla scala e farmi molto male, ho dato un colpo di reni, e sono atterrato male sul piede sinistro. E così, dopo la partita (forza azzurri!!) ho passato la serata in ospedale.
E adesso sono qua, con questo piede dolorante.

Una cosa che proprio non ci voleva, che rovina i miei programmi per luglio. E che mi costringe a rimanere in casa, a grattarmi, annoiarmi, e anche a pensare.
A pensare a come mi va, a come sto, a che periodo sto vivendo, a riflettere sulle mie scelte, e a considerare cosa mi manca al momento.
E tutto questo ambaradan finisce in un solo sentimento, di solitudine, che sembra strano ma ho dentro di me, ed è una delle cose più terribili che si possa provare.
Complice il lavoro, che mi ha finora mangiato la vita, la mia timidezza, la mia paura di non essere mai all'altezza di lei, sono perennemente bloccato. Ricapitolando, sono praticamente quattro, cinque anni che non ho una storia che vada oltre il rapporto fisico. Cinque anni che non mi innamoro. E i sogni me lo ricordano, la notte scorsa ho sognato l'ultima ex che ho amato, pare ieri, ma è passato un casino di tempo. Non riesco a trovare una persona che valga la pena aver vicino, una persona con cui condividere qualcosa di più che una notte.
Ed è una delle mie paure più terribili, non riuscire più a trovare una persona di questo tipo. E ho paura di non trovarla mai più, e così quando sento il mal di schiena che mi accompagna da più di sei mesi, un mal di testa, un mal di pancia, temo di avere una malattia terribile, e di non poter più essere felice avendo al fianco qualcuno che mi ama. E' questa la mia paura più terribile, quella di non poter più amare….
E resto qua ad aspettare che qualcosa cambi la mia vita, che qualcuno bussi alla porta. Ma forse sono solo un sognatore, che aspetta come nei film, come nei sogni, che qualcuno bussi alla tua porta e ti chieda anche solo 'come stai?'

Prima che il pc si mangiasse tutto avevo scritto molto meglio tutto quello che mi passava per la testa, ma è come un sogno, più ci pensi più si cancella. E cose come queste non puoi buttarle da una parte e aspettare i comodi.
Ma alla fine si, ho sognato paola stanotte, ed è stato strano. Perchè di lei non mi importa nulla, quel che mi mancano sono le sensazioni, i sentimenti che provavo, e che non provo da una vita. Vita che, anche se frenetica e piena di impegni, feste, cose di qualsiasi tipo, in fondo è ancora vuota…

Tempo di congedo

2 settimane. Due.
E domani per cominciare mi sono preso un giorno di ferie.
E questo cambiamento che arriva veloce come un treno lo sento eccome.
A dire il vero non vedo proprio l'ora di finire. E per certi versi mi dispiace anche, ma purtroppo questi motivi sono in netta minoranza, anche se non numerica.
Mi spiace perchè cambierà tutto, non arriverò più ogni mattina in ufficio, non vedrò più i colleghi ogni giorno, non farò più le pause cicca con daniela. Mi spiace anche per quei clienti con i quali ho un ottimo rapporto, e che già mi chiedono "quando passi di qua fermati a salutarmi, che ti offro un caffè" oppure che sono letteralmente disperati per la mia dipartita. Con qualcuno che spera ancora che cambi idea.
No ragazzi mi spiace, non si torna indietro. Ci sono troppe cose che devono cambiare. Tipo i clienti che ho avuto tra i piedi la settimana scorsa, con il loro atteggiamento da superiori, come a dirti "hey schiavo, io c'ho li soldi, io comando, tu lavora, pezzo di merda".
Oi, deficenti, un minimo di rispetto, sennò non ti aspettare che ti tratti come un essere umano. Forse come un neanderthal!
E questi qua, che danno un monitor in riparazione a un collega, senza sapere che problema abbia!!

Pregusto già l'estate, oggi sono stato al mare, a scottarmi un pò, e ho talmente caldo che sto sudando a 20 gradi scrivendo! Inizia il periodo in cui si esce tutte le sere, delle ferie con gli amici (speriamo di deciderci in tempo), del cazzeggio tanto bramato. Di quello che solo Walter conosce bene, cioè che ti alzi solo per pisciare al massimo due volte al giorno e hai le ragnatele.
Sono già due settimane che tra paninate onte, sbronze al monaco e in stanzetta, mi sto immedesimando in un modus vivendi che non mi apparteneva da moltissimo tempo.
E in più intanto le mie care piantine crescono! Yuhuuuu!

Comunque non sarà di totale cazzeggio. Dovrò iniziare a studiare presto, se voglio entrare in facoltà e non bruciare subito le idee che ho in testa. Non posso finire a quarant'anni gli studi!

Ma non posso nemmeno bruciare tutto senza divertirmi, senza passare le serate a divertirmi con gli amici. Le cose ci sono entrambe, non si escludono anzi devono esserci tutte e due!

E dobbiamo anche organizzarci per le ferie estive. Uhm, è passata metà giugno e dobbiamo ancora pensarci. Mi sa che è il caso di darsi una mossa!
Intanto sto meditando di andare a fare un giro a Roma, a luglio. Sempre che ci siano adesioni alla mia idea (che si concretizzerà appena qualche giorno prima…) e che non siano 50 gradi all'ombra…