Learning to fly

Tornato dalle ferie, dopo due settimane di riposo in montagna direi che ho ritrovato la mia forma ideale, sia fisica che mentale.
La prima settimana il tempo è stato a dir poco splendido, sole tutto il giorno, mai una nuvola, ho potuto fare delle gran belle escursioni, nonostante i ruzzoloni e una gamba dolorante per un simpatico strappo all'inguine alla prima uscita.
Tutto bene quella settimana, a parte che ci hanno fregato la macchina fotografica.
Ma che te ne fai di una 4mpixel, con tutte le foto già fatte dentro, brutto pezzo di merda. Se ti trovo, ti piego a 90 e ti faccio trapanare il didietro da un operaio col motopicco!!
A parte l'inconveniente però, tutto bene. Il weekend son venuti su anche sandro, diego, nick e sammyboy, con quest'ultimo che non ha perso occasione per smentirsi (tirchiezza e manie di superuomo…). E per fortuna che non abbiamo fatto la ferrata che voleva fare lui, dato che venerdi scorso un tedesco c'ha lasciato le penne.
Comunque è stato divertente, ci siamo distrutti (anche a bere, sabato sera) e stancati per benino. E pure il tempo ci ha aiutato.
Il resto delle vacanze è volato a una velocità assurda, ieri ero a casa e ancora non me ne rendevo conto.
Per la prima volta casa mia non mi mancava assolutamente, sentivo di essere libero da tutti i legami possibili, e di non aver nulla da rimpiangere a rimanere lì. Davvero una bella sensazione, di ricominciare da zero.

Già, ricominciare da zero, quello che sto facendo ora. Da domani si inizia a studiare, e la preoccupazione che avevo un paio di settimane fa è quasi sparita, probabilmente insieme all'ansia che avevo prima delle vacanze. Scaricata quella, il 90% dei pensieri è svanito nel nulla.
Ma sta succedendo qualcosa, non so ancora se positivo o negativo. Cioè, lo vedo positivamente per ora, mi sento un pò rinato dopo aver mollato il lavoro, mi sento di nuovo giovane come in effetti sono. Un pò irresponsabile, con voglia di divertirsi, ma soprattutto di vivere, e di incontrare nuove persone, di mettermi in gioco, di buttarmi. Un pò come fino a quand'ero nella compagnia della marmotta (rollatrice, all'università). Ma sapendo che non si vive cazzeggiando, ma per vivere bisogna anche combinare qualcosa, e non mi manca la volontà stavolta. E probabilmente sono anche più forte… un esempio? ecco, ieri sera sono uscito con la compagnia, e incredibile a dirsi, eravamo al gran completo. Siamo finiti in un locale, qui vicino, dove non ero mai stato. E li chiacchera qua chiacchera là stavo per approcciare con una tipa, carina pure. Se non che lei aveva già puntato uno dei musicisti che suonava quella sera. Amen. Anni fa c'avrei fatto una mezza malattia, mi sarei chiuso per minimo una settimana, per smaltire la sconfitta. Invece… non è nemmeno iniziata, la sbornia. Non me ne importava un fico secco. Intendiamoci, non della tipa, ma non era il caso proprio di starci male.
Interessante questo cambio di mentalità che ho avuto. Forse sono solo diventato più forte e queste cose che pure capitano a tutti, non mi fanno più nè caldo nè freddo. Non dico che son diventato insensibile, ma forse un pò più 'normale' si.
Poi siamo ritornati a casa. In sei nella mia macchina, andando per stradine per schivare eventuali sbirrazzi appostati a rompere i maroni. Un mese fa mi sarei incazzato perchè dovevo rischiare a portare tutti a casa, invece adesso… niente.
Si, qualcosa è cambiato, e qualcosa di grosso anche.
Stanotte poi ho sognato che ero sempre in montagna, ma con i ragazzi dall'università, che si faceva casino, si studiava (incredibile, vero?), si fumava, si beveva, e mi prendevo anche le mie rivincite non fregandomene più nulla di vecchie fiamme. Le cui storie successive a quelle con me erano miseramente fallite, anche di brutto.
Ho nutrito un bel pò il mio ego, non c'è dubbio. E ne avrò bisogno, visto la nuova direzione che ho deciso di dare alla mia vita.
E mi rimane impressa quella frase che mi ha detto quella ragazza di ieri sera, a proposito del lavoro e dello studio: bravo, hai avuto coraggio. Io dopo un anno di lavoro mi sono resa conto che mi stava annullando la personalità, e ho deciso di tornare a studiare (scienze politiche, ndr). E sono tornata quella di sempre. Se non lasciavi, in quell'ufficio ci saresti morto!

Domani dovrei pubblicare pure le foto delle vacanze… Stay tuned!

A volte ritornano – 2 – commerciali di merda!

Piccolo prologo per comprendere quel che segue…
Nell'azienda dove lavoravo, come nella gran parte delle aziende informatiche e non solo, c'è un reparto amministrativo, uno commerciale e uno tecnico. Il primo si occupa delle cosiddette 'scartoffie', il secondo di vendere, non importa cosa, ma di vendere, il terzo di installare quello che vendono i commerciali, e di sistemare i problemi dei clienti, di qualsiasi tipo siano. Perciò spaziamo dal pc da riformattare al bidet che perde acqua.
I commerciali vogliono, pretendono, anche l'impossibile dai tecnici, che devono talvolta farsi in quattro per realizzare le cose impossibili promesse da questi macachi ai loro clienti. Ma capita anche che raccolgano le lamentele dei clienti verso il capro espiatorio, cioè il reparto tecnico; e a quel punto, pur di mantenere il rapporto col cliente su un livello del tipo 'tu ordini, io faccio' arrivano anche a sputtanare i loro stessi colleghi.
Eccone un esempio..protagonisti io e un collega commerciale.

Da: $Commerciale
A: Segretaria tuttofare
Cc: $Me_medesimo = $tecnico
Oggetto: supporto tecnico inesistente – Cliente XXX
Priorità: Alta

Mi ha chiamato XXX dicendo che ha provato a chiamare $tecnico circa 20 e + volte come da consiglio anche da parte dell’ufficio tecnico, e dopo un po’ ha risposto sbattendo giù il telefono, il tutto in viva voce.
Dunque seccati mi hanno riportato la maleducazione ricevuta dal tecnico con questo atteggiamento , dove bastava dedicare 1 minuto per ascoltare il problema del Pc, che sono fermi, oppure dire solamente "ora non posso, ci sentiamo nel pomeriggio"
A loro dire questo atteggiamento è stato molto maleducato, soprattutto dopo quasi 1 ora che provavano a chiamarlo e stress collegato.
Chiede un atteggiamento diverso da parte del nostro servizio tecnico, xchè già così è abbastanza compromesso il rapporto….

Questo è quanto (e mi sembra abbastanza).

Segue una mia istantanea risposta….

Da: $Me_medesimo
A: $Commerciale
Cc: $Segretaria_tuttofare
Oggetto: supporto tecnico inesistente – Cliente XXX
Priorità: Alta

Allora,
visto che mi si accusa di una cosa che non ho fatto, e per la quale ho la testimonianza diretta del cliente dal quale stavo lavorando, specifico due cose:

A)Mi avrà chiamato 3 volte: una stamattina, avevo lasciato il cellulare in macchina ed ero da $fornitore_ignobile a ritirare una cosa; ricordati che il mio cellulare non può fare chiamate ma solo riceverne; poi una seconda finché stavo lavorando da un cliente e non ho fatto tempo a rispondere; la terza non ho fatto tempo a rispondere: è finita la batteria (con il cliente che rideva dicendo che questi che mi chiamavano pensavano che non stessi lavorando)

B)I tecnici LAVORANO, non passano la giornata a GRATTARSI I COGLIONI e ad aspettare chiamate. Vale per me e per tutti i miei colleghi. Chiaro?

Ora, visto che mi si accusa di un comportamento che NON HO AVUTO e NON VOGLIO AVERE, viste le testimonianze del cliente che se vuoi puoi anche interpellare per aver conferma (poi però non osare mai più rivolgermi la parola) richiedo le tue IMMEDIATE SCUSE dato che non è la prima volta che MI SI ACCUSA di qualcosa che NON HO FATTO, e non credo di essere l’unico tecnico a cui questo trattamento viene riservato.
Un conto è se il cliente PENSA una cosa, e un commerciale spiega lui come stanno in realtà i fatti. Che si vada a dar ragione a un cliente nelle sue crociate contro i mulini a vento, quando urla e pensa male degli altri, non è corretto all’interno verso chiunque tantomeno verso personale della stessa azienda.

Ripeto dunque: aspetto le tue formali scuse. Se queste verranno a mancare, dovrò riferire (e odio farlo) al mio superiore, che procederà come riterrà più opportuno

Cordiali saluti

Credo sia stata una delle email più bastarde e violente scritte in vita mia, ma ci voleva, dato che sarà stata la quarta volta che mi venivano rinfacciate stronzate pur di scaricar merda su qualcuno! Comunque sia, ha sortito l'effetto desiderato: il pisquano ha abbassato subito la cresta…

Da: $Commerciale
A: $Me_medesimo
Oggetto: R: supporto tecnico inesistente – Cliente XXX

Nessuno ha assecondato il cliente ma ho cercato di rasserenarlo e di fargli capire la NS (quindi te compreso) massima disponibilità e serietà.
Naturalmente ho riportato la lamentela del cliente x conoscenza, naturalmente non ho dubbi sulla tua buona fede e sulla tua buona condotta lavorativa, anzi…
Se sono stato frainteso…mi scuso…

Se hai pregiudizi su di me sul mio operato non so cosa dirti.

Mi faceva quasi pena. E mi dispiaceva anche averlo aggredito a quel modo.
Anzi, no. E stato giustissimo aggredirlo cosi e non me ne pento!!

Da: $Me_medesimo
A: $Commerciale
Oggetto: R: supporto tecnico inesistente – Cliente XXX

Fraintendimenti o no, la mail è stata ben compresa non solo da me, ma anche dagli altri destinatari… Buona cosa comunque che non si abbiano dubbi sulla buona fede del reparto commerciale.

L’importante è dare sempre l’impressione, e non solo ai clienti, che si è tutti uniti.

Pregiudizi non ne ho, non preoccupartene minimamente, non sono il tipo da averne, né da serbar rancore. Per me la questione è chiusa, sono fiducioso che non si ripeterà.

Vittoria completa! Non ha più fatto lo stronzo, almeno con me!
Ma è possibile che bisogni arrivare sempre a tali eccessi per guadagnarsi un minimo di rispetto?? Ma le persone che hanno rispetto degli altri senza averne timore sono davvero una razza in estinzione?

A volte ritornano – I – Preghierina del lavoratore

Donami la serenità di accettare le cose che non
posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose
che non posso accettare e la saggezza di occultare
i corpi di coloro che ho dovuto uccidere oggi
perchè mi hanno rotto le palle.
E inoltre, aiutami a stare attento ai piedi che
pesto oggi, perchè potrebbero essere collegati al
culo che potrei dover baciare domani. Aiutami
sempre a dare il 100% al lavoro: 12% al Lunedì,
23% al Martedì, 40% al Mercoledì, 20% al
Giovedì, 5% al Venerdì.
E aiutami a ricordare (quando ho proprio una
giornata di merda e sembra che tutti cerchino di
rompermi le palle) che ci vogliono 42 muscoli per
aggrottare il viso e solo 4 per stendere il mio dito
medio e mandarli a cagare!

Siate come la piccola supposta che
quando e' chiamata a compiere il suo dovere
lo fa fino in fondo e senza mai guardare in faccia nessuno.
Si mette subito in cammino cercando umilmente la propria strada.
E se qualcuno le si para davanti dicendole
con presunzione ed arroganza:
"Lei non sa chi sono io!" –
intimamente sa gia' che non puo' essere
altro che uno stronzo…

Come ormai è di pubblico dominio, ho terminato il mio rapporto di lavoro presso una ditta di informatica.
L'intenzione era di mettere una pietra sopra tutte quelle cose che mi hanno fatto girare i maroni finchè ero li. Come già detto ci sono state molte cose positive, ma le negative che ci sono state hanno sicuramente incrinato il rapporto. Probabilmente in modo irrimediabile.
Ma se volevano che io ci mettessi una pietra sopra potevano evitare di fare come al solito i prepotenti, e prendere decisioni d'ufficio su cose non di loro competenza, anche dopo la mia dipartita, quando replicare non si può più. Cioè i miei soldi!
Inizia dunque una breve serie in cui… parlerò.
Senza l'intenzione di 'sputtanare', ma di mettere solo nero su bianco alcuni episodi di cui ho tenuto all'oscuro anche gli ex colleghi (sia per non innescare bombe, sia perchè se a qualcuno piace prenderlo nel culo, deve essere libero di farlo)