Stairway to…?

Tornati da Roma. E ripreso seduta stante la vita di tutti i giorni.
In pratica il viaggio non l'ho quasi neanche sentito, a livello di riposo mentale! Però finalmente ho visto la città, rivisto un vecchio amico che vive lì e passato quattro bei giorni con un paio di amici. Che ringrazio per la compagnia!
Le foto sono già tutte online… e a breve, tempo permettendo, metterò online anche i filmati su youtube. I filmati sono sempre del solito tipo eh!
Tornato a casa ho ricominciato tutto esattamente come prima. A parte che svegliarsi la mattina ed essere sul mio letto è stato un trauma, la parte più pesante è stata ritornare alla vita reale, e rendersi conto che se anche tu sei un minimo cambiato, il mondo intorno a te è esattamente sempre lo stesso…
Tanto che la voglia di evadere, di andarmene di qui, di cambiare aria, si fa sempre più forte!
Peccato che debba resistere ancora qualche mese. Sempre che gli esami vadano come da programma e che non mi si pàrino altri cantieri stradali di fronte.
Si, mi sembra davvero di star salendo una scalinata lunga, di far una gran fatica, ma di intravederne l'arrivo. E non parlo dei soli esami.

Se a questi sommo le scariche che stanno attraversando la mia mente in questi giorni davvero si può capire perchè il periodo non sia proprio dei più semplici. Ma è anche vero che dei piccoli momenti di felicità non mancano. Almeno quelli!
E prima, finchè mi prendevo quei dieci minuti di pausa al giorno facendo una rilassante doccia, pensavo a tutte le persone lasciate per strada che hanno significato qualcosa per me. E mi rendevo conto che certi sentimenti non se ne andranno mai del tutto, nemmeno a distanza di molti anni. Qualcosa rimarrà sempre. Purtroppo… o per fortuna?
E ora? Ora la confusione la fa da padrone nella mia testa. Cosa voglio non riesco ancora a capirlo del tutto, ma inizio a intravedere una luce.
Non so se ritornerò sui miei passi e rinuncierò all'evasione… credo che ci sia solo una persona in grado di farmi cambiare idea. Nel qual caso, cambierebbe davvero tutto, e di sicuro sarebbe ancora meglio.

Lo so, è molto enigmatico, confuso e difficile… tutto a tempo debito…

Padua drift

Ieri sera un sms che mi è arrivato a non ricordo che ora era ma ero già a letto conteneva le parole: mammamia quanti cambiamenti!
E in effetti il periodo è costellato di cambiamenti più o meno radicali.
Più propriamente: è da ottobre che si susseguono senza sosta, e i cambiamenti rompono le scatole, si sa, perchè bisogna riadattarsi ogni momento alla nuova condizione.
Paura del cambiamento? Non proprio. Alcuni sono fisiologici, altri cercati, altri avvengono senza che si possa fare niente. Per quel che mi riguarda, quelli che mi riguardano li sto causando io. E per una volta il sentimento è quello di star costruendo qualcosa, e non di guardare dalla finestra il mondo che scorre, come faceva il barone rampante sull'albero.
Si scende dall'albero e si diventa protagonisti, e non semplici spettatori. E fanculo a chi mi intralcia.
Come si evolverà la transizione ancora non è prevedibile, ma di certo ho cambiato atteggiamento. E anche grazie a tutti quelli che mi hanno rotto le scatole o reso comunque la vita difficile. Infatti ora, in questa città, mi sento davvero a mio agio.
Più di una volta ho pensato che padova ha qualcosa di magico… oltre alla città e oltre alle persone c'è qualcosa che non riesco a spiegarmi che mi tiene legato a questo posto. In cui mi sento molto più vivo rispetto che a casa mia. Inizio a sentirmici proprio, a casa.

Oltre la riflessione personale, un cambiamento riguarda anche un mio caro amico, che riesce a sopportarmi da oltre vent'anni.
Dopo svariati anni di sofferenze universitarie, di lavoro sopra il tetto del dipartimento ma soprattutto di filtraggio dell'aria inquinatissima di Padova ad opera del suo sistema respiratorio, Sandro si è laureato!
E giovedì è stata una festa, spensierata, iniziata alle dieci di mattina e finita in serata. Non so come mai, ma respiravo un'aria di felicità spontanea che non si sentiva da un bel pezzo. E si stava bene.
Comunque sia, complimenti! Il papiro di laurea è già online al solito posto (e se qualcuno volesse leggerlo, meglio si prenda un giorno di ferie vista la lunghezza…) e le foto lo saranno a breve. Si, mi sono impigrito un pò ultimamente e ne ho circa 200 da pubblicare…
Dateme tempo.

Rischio? Lo dico? No, perchè ogni volta che parlo di viaggi succede qualcosa e va tutto in vacca! E che cazzo, non voglio essere superstizioso, ma ormai è una regola! Massì dai!
Ogni momento di transizione richiede un suo simbolo, un qualcosa che lo caratterizzi come un momento di "stacco" che lo definisca. E quale migliore occasione di staccare se non con un viaggio?
SE tutto va bene, giovedi si parte, destinazione ROMA. Roma, 5a volta.
E chissà se stavolta riuscirò a chiudere occhio la notte!

Change, we can believe in

Rubo il titolo di oggi a Obama.
Ho iniziato a simpatizzare per lui, anche se le elezioni americane non mi interessano direttamente.
E il suo slogan mi piace proprio.
Credo nel cambiamento. Credo che quando una cosa non va dobbiamo fare di tutto per cambiarla, in meglio. Non farlo sarebbe una omissione. Se possiamo farlo, almeno tentare è un dovere morale, se non altro verso noi stessi.
Ma è anche vero che la libertà personale, e l'impegno personale per qualcosa, deve fermarsi prima di sfiorare i diritti degli altri. La libertà di essere sè stessi e di essere come più conviene.
Dunque se una cosa non mi va, credo che aver voglia di cambiarla non sia un male. Se c'è una cosa però nella quale sbaglio, è fermarmi. Non arrivare subito a capire fin dove posso spingermi e quale è invece il limite oltre il quale ogni mia interferenza è un abuso.
Tutti sbagliamo, e io non faccio eccezione.
Ma premesso che comunque una situazione pesante e di disagio richiede un cambiamento, la spinta a modificarla è pesante e richiede un'azione.
E se l'azione non può riguardare altri, perchè la sento anche io come un qualcosa che va contro i diritti altrui, può però riguardare me. Potrò forse pentirmi un domani, ma a cambiare quel che mi riguarda non ledo assolutamente la libertà altrui.
Nello specifico, quando una persona non si sente a suo agio, può tentare di cambiare ciò che la circonda, oppure può cercare un luogo più consono alle proprie richieste.
E se la prima fallisce, e la cosa non è più sopportabile, si cambia!
Questo cambiamento riguarda molte cose, e non voglio dilungarmi oltre. Si cresce, cambiano le esigenze, ognuno di noi prende una propria strada. Io la mia l'ho stravolta varie volte, e ora sento che qualcosa deve cambiare. Qualcosa di colpo non è più così importante, non è più così essenziale come lo è stato. E qualcos'altro invece diventa più importante di giorno in giorno.
Qualcosa è già cambiato, agli osservatori attenti sicuramente non è sfuggito.
Sto prendendo anche io la mia strada. O forse è solo il proseguire naturale della mia, lo scorrere degli eventi, ma ciò che conta è che non mi fermerò a rimpiangere altri tempi andati, ma andrò sempre dritto, proiettato in avanti.

E finchè ascolto Liga, rifletto su queste stesse cose che scrivo. E mi sento fortunato, perchè nonostante tutta la baraonda in cui mi sento disperso, c'è sempre un gruppo di persone che caratterizza ogni mio momento. Uno qui, uno lì, sparuti personaggi che riescono ad accettarmi per come sono, con i miei difetti e pregi, ma per i quali la mia mancanza sarebbe una perdita, e non un evento collaterale.

Approfitto di queste righe per ringraziare chi si è ricordato del mio compleanno, sorprendendomi non poco e facendomi arrossire. Ho scoperto che più un regalo è inaspettato, più è gradito. Un pensiero spontaneo che mi ha lasciato a bocca aperta. E che mi ha dato un momento felice.

Nel frattempo gli esami continuano… un altro superato con 25 (diventerà un 27), altri due dati di cui l'ultimo ieri, e altri cinque che mi aspettano prima dell'estate. Mai un momento di respiro… ma dove mai sarei se non avessi scelto questa strada?? Non oso immaginarlo, fortuna che ho avuto le palle per buttarmi!