Turn

E' martedi sera e sto aspettando che gli amici vengano qui per il cine(senza)forum, ormai appuntamento fisso del martedi. O almeno spero lo rimanga! E' sempre una bella occasione per trovarsi tutti e fare qualcosa insieme, senza rimanere spaparanzati sul divano, ognuno da solo!
Tra l'altro ci guardiamo Vajont, un film a cui sono davvero molto legato…
In realtà questo è il meno…
Da qualche tempo mi sono cacciato in un bel pasticcio, dal quale non vi sono grosse vie di uscita, almeno per quello che vedo io.
E so che quello che sto per fare sicuramente farà star male una persona a cui tengo davvero molto… ma credo che sia necessario farla, per entrambi! Dopotutto questa storia ha fatto troppo male a tutti e due e quindi è il caso di cercare di concluderla nel migliore dei modi. E credo che questo sia il migliore dei modi, dato che continuare a farsi del male non ha senso e bisogna andare avanti, no?
E inevitabilmente farlo si sta rivelando enormemente difficile. Da un lato credo ci sia la coscienza di ciò che sta per accadere, dall'altro lato ci sono io, che farò una fatica bestiale a farlo.
Ma sono convinto sia la cosa giusta da fare, per il bene di entrambi, per cui mi sforzerò e ci riuscirò!
Sicuramente ne uscirò con le ossa rotte e mi ci vorrà un pò di tempo per riprendermi al cento per cento… ma questo non deve farmi desistere, non posso farmi fermare dalle paure! Proprio io, che le paure le ho lasciate tutte perdere!
Ogni volta che mi trovo in qualche situazione proprio non standard ho sempre una canzone che mi riecheggia in testa. E da stamattina, senza che lo volessi, mi è partita Cambio Direzione di Francesco Renga.
Davvero, rappresenta proprio il momento in cui sono… Sembra incredibile ma è così, sembra quasi che la musica mi segua in ogni cosa che mi accade, sempre. Ascoltatene attentamente il testo, ne vale davvero la pena. E dovrebbe aiutarvi a capire molte cose.

Talvolta bisogna rendersi conto che si è sul binario sbagliato e che bisogna prendere una strada diversa da quella che si ha percorso finora. E se questo comporta dolore, rinunce, rischi… beh, bisogna farlo lo stesso, perchè chi non rischia non può sapere, e io credo di averlo finalmente capito, dopo cosi tanti anni. Cerco di tirar fuori qualcosa di positivo da ogni situazione anche negativa, e stavolta posso dire di aver capito questa importante lezione. Anni fa non avrei mai rischiato niente. Ora rischio, tutto, sempre.
Una persona mi disse "La vita è rischiare, è cadere e rialzarsi, è non esitare, buttarsi, è amare". Io non ci riuscivo. Ora l'ho imparato.
E ora devo… cambiare direzione.

Systematic Chaos

Ho una emicrania pazzesca.
Ieri sera sono andato con altri due al concerto dei Dream Theater al palasport di Padova. Non ci sono parole per descrivere questo evento… Due ore di musica, ottima musica, che non si limita al solo metal progressive ma riesce a variare al momento giusto verso toni più soft, e il tutto con testi per niente banali, anzi!
Questo gruppo e le loro canzoni sono intrecciati indissolubilmente con i fatti più salienti della mia vita. E ogni volta che li riascolto ne rivivo le stesse emozioni. Sarà anche per questo che per molto tempo ho evitato di ascoltarli, poichè ripensare a certi momenti portava inevitabilmente a riviverne le emozioni positive, ma putroppo anche le negative. E a pensare, con non poco rimpianto, che quei momenti erano ormai passati e non sarebbero mai più tornati.
Ma ora è diverso. Ho elaborato tutta la mia storia so far, e riesco a godermi questi bei dischi pensando anche solo ai fatti positivi del mio passato, senza che mi sorga nessuna tristezza.

Il nuovo album dei Dream Theater si intitola Systematic Chaos. E davvero non è male. Non posso non continuare a tenere al primo posto quella che considero la loro opera magna, Metropolis Part.2 Scenes from a Memory, anche perchè è l'album che per me ha significato di più.
Ma ho preso in prestito il titolo dell'album anche per descrivere la condizione mentale in cui sono perennemente! Una sistematica confusione! E non è una condizione che ho desiderato, anzi, ma in cui continuamente vengo a trovarmi.
E che ti divide in due. Rimanere o non rimanere, in uno stato di systematic chaos.
Per ora so solo che ho un gran mal di testa.
E che la risposta alla domanda 'quanto si possa resistere in queste condizioni' è: poco…

Cheater… winner or motherfucker?

E' una settimana che mi ronzano per la testa un paio di canzoni dei Queen.
Sarà perchè le ho ascoltate dopo un bel pezzo che nn le sentivo al concerto della Merqury band la settimana scorsa in fiera, o forse perchè sento mi rappresentano particolarmente, o forse perchè sono legate a dei bei ricordi…
Under pressure e Who wants to live forever.
E' anche una settimana che ripenso al vecchio post di un paio di settimane fa sui bari. Su come essere onesti probabilmente non paga.
Ci hanno insegnato che questo mondo è basato su dei valori, che chi si comporta male prima o poi le pagherà tutte, che chi si comporta bene e onestamente vivrà felice. Per chi ci crede, anche che gli uni andranno all'inferno e gli altri in paradiso.
Ma il mondo reale non è cosi. Quella è utopia. E ogni giorno che passa le conferme non mancano.
Chi segue dei valori al massimo può averne la consapevolezza e sentirsi in pace con sè stesso. Ma avrà davvero una vita felice? E chi ci assicura che poi oltre la morte vi sia qualcos'altro? Vale davvero la pena essere cosi?
Quelli invece che fanno i bastardi, gli stronzi e quant'altro, che non si possono sentire in colpa perchè una coscienza non ce l'hanno. Si godono beatamente la vita, immuni di fronte agli altri, impassibili di fronte alle conseguenze delle loro azioni. Esistono solo loro, gli altri sono solo oggetti (e non in senso psicodinamico!)

E allora sorge spontanea la domanda: e che ci guadagno io? Anzi, sono proprio sfortunato ad avere una coscienza, e a dover sottostare alle sue regole a meno di non sentirmi in colpa e una merda.
Dovremmo liberarci di questi vetusti valori, e di questa impacciante coscienza?
Molti lo farebbero, se potessero. Forse anche io. Ma dobbiamo andare a patti con quello che siamo, con quello da cui non possiamo assolutamente scappare.
Mi sento come sdoppiato.
Un me nel mondo ideale, dove queste regole funzionano. Un mondo giusto, dove chi sbaglia paga, dove i valori che abbiamo dentro contano ancora qualcosa. Dove i rapporti tra le persone sono onesti e veri, non vi sono interessi, dove i sentimenti sono sempre sinceri.
Un me nel mondo reale, dove queste regole non esistono. Un mondo che non sopporto, dove chi è stronzo viene premiato, dove i valori sono motti per sfigati. Dove i rapporti tra le persone sono falsi e basati sulle bugie, tutto è fatto solo di interessi, dove i sentimenti sono spesso prese per il culo.
Almeno ho coscienza che il mondo è fatto cosi. E vero che poi io tendo a vedere tutto in bianco e nero, positivo o negativo, senza sfumature intermedie. In questo caso, le sfumature intermedie potremmo essere tutti noi… ma non è abbastanza consolante.
Sicuramente sono state le ultime cose viste nell'ultima settimana che mi hanno portato a vederla cosi nera, cose sulle quali preferisco sorvolare e in alcuni casi tenermene anche il peso dentro.
Una soluzione è quella di essere ciechi. Occhio non vede, cuore non duole. Ma secondo me è una soluzione fallimentare, perchè visto che la sfiga ci vede benissimo, prima o poi tutti i nodi sono destinati a venire al pettine.
In pratica non vi sono soluzioni. Quel che mi domando è quanto si possa resistere in queste condizioni…