Heroes

Giorno cabala.
Per anni i miei numeri sfortunati sono stati il 24 e l'11. Oggi che sono pure associati, dovrebbero avvenire cataclismi di proporzioni bibliche.
Ma fortunatamente non sono nè superstizioso nè così fatalista da pensare che il mondo viaggi in linea retta e che non sia possibile uscire dal sentiero che è già tracciato.
Ma nemmeno così pazzo da pensare che il mondo possa cambiare cambiando solo noi stessi.
Diciamoci la verità. Oggi ho fatto l'esame di Metodologia, e per la prima volta sono entrato in aula che non pensavo minimamente all'esame. Cioè non ero assolutamente teso, anzi, ero tranquillo in superficie. L'esame mi scivolava via come pioggia sulla pelle (e in questi giorni ne è caduta tanta) e tutti mi chiedevano come mai fossi cosi disinteressato all'esame.
In effetti avevo la testa altrove, credo fosse evidente. Ma se da un lato la mia mente era costellata di pensieri tristi, dall'altra mi sono reso conto che se un esame che a tutti creava ansia a me non faceva nè caldo nè freddo, probabilmente era segno di qualcosa.
Che di forze ne ho, eccome. Sono riuscito ad affrontare a testa alta la prof senza tanti problemi, e nonostante le tonnellate di problemi e di pensieri che ho sulle spalle.
E ora so che ho le forze di affrontare anche questi. E poi tutti gli esami che verranno. E poi tutte le cose che accadranno ancora nella mia vita. Certo, ora ho un velo di tristezza, ma non è la cosa più importante. La cosa più importante è che ora non ho più paura di niente, e so che ho le forze per affrontare anche le battaglie più dure, a testa alta. Mi è anche andata via l'aracnofobia, terrore che ho sempre avuto. Qualcosa vorrà dire, no?
Affrontare tutto a testa alta, senza paura di farsi male. Perchè c'è sempre un motivo per lottare, non si fa mai senza una ragione. E la ragione spesso è il bene altrui, oltre alla propria sopravvivenza.
E questo è essere umani. Vivere in questo mondo ogni giorno.
Questo è essere eroi.

Guardavo anche Heroes oggi. Una serie che non ha spopolato granchè, ma che contiene degli interessanti spunti di riflessione, oltre alla storiella della fiction.
Hiro Nakamura piega il tempo e lo spazio, torna indietro per cambiare il destino, il proprio, quello delle persone che ama, quello del mondo. E non ci riesce.
Ogni cosa che prova a cambiare, cambiano lo scenario, le situazioni, i fatti, ma non la conclusione. E' la prova che è tutto inutile? Che qualsiasi sforzo un eroe provi a fare la storia è già scritta? Che non possiamo modificare nessun destino, nè nostro, nè degli altri?
Nonostante i suoi poteri, non riesce a cambiare il destino.
Ma il telefilm non è ancora finito. O almeno, non l'ho ancora visto tutto.
Una speranza forse c'è ancora. Il destino del mondo è davvero immodificabile?
Non ci crederò mai. Neanche di fronte all'evidenza. Continuerò a pensare che siamo artefici del nostro destino, e che le scelte che facciamo oggi avranno ripercussioni sul nostro futuro. Sarebbe troppo triste altrimenti.
Che ci stiamo a fare qui, se il futuro è già scritto? Se non possiamo vivere come vogliamo la nostra vita, se siamo manovrati da un disegno superiore che ci porta esattamente dove vuole lui? Se siamo schiavi delle nostre debolezze, e non possiamo vincerle?
Io di una vita cosi non mi accontento.
Abbiamo due ragioni per vivere. Una è creare la propria storia, l'altra è amare.
In ritorno al futuro III, Doc Emmett Brown alla fine dice: "Il futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno, perciò createvelo buono!"
Questo è quello che voglio credere.
Questo è essere eroi.
Vivere senza paure la storia, e fare in modo che sia davvero la nostra propria storia.
Live or Exist? Heroes… or Monkeys?

Stop, reflect… and look ahead

Gli ultimi giorni si sono rivelati decisamente utili.
Mi sono preso del tempo per riflettere, per confrontarmi con qualche persona (che ringrazio davvero!), per dedicarmi allo studio e per valutare a cuor sereno tutta la situazione. La solita situazione. Di cui davvero vorrei fosse l'ultima volta che parlo! Perchè almeno vorrebbe dire che non pesa più!
Valutandola dall'esterno, mettendomi nei panni di un ipotetico osservatore razionale esterno… non riesco a trovare, nemmeno sforzandomi, e mi sono davvero sforzato tantissimo, un solo errore che potrei aver compiuto. Casomai l'aver voluto darci un taglio, ma neanche, perchè comunque ho agito a fin di bene. Niente di niente. Non trovo proprio niente, e non mi ci voglio sforzare nemmeno più. Se le colpe ci sono state, sono state 50 e 50, ma forse nemmeno qui nel senso che resto convinto fosse inevitabile. Anche se non cercato, inevitabile.
Quel che mi scoccia è esserne uscito con le ossa rotte ed essere rimasto decisamente deluso da una persona che per me contava molto. Che però è fondamentalmente diversa da me e, diciamolo pure visto che non mi tengo dentro niente, ha parlato tanto bene ma razzolato male. Purtroppo resto convinto di essere stato preso per i fondelli. Posso capire il suo punto di vista, certo, ma facendo 2+2 (praticità!) non vi sono altre conclusioni! "Se deve essere sarà, buttiamola sul grigio" si diceva… e invece aveva già deciso che preferiva fosse nero, altrochè! Mi spiace ma la vedo così! Io mi sono sforzato di vederla grigio, ma non ne ho nemmeno avuto la possibilità!
E tutta questa situazione è davvero spiacevole, perchè il rapporto era bellissimo ed è stato un peccato.
Ma dopo lo stop e la riflessione, è il momento di guardare avanti…

Credo che a questo punto rimuginarci sopra e parlare sia decisamente inutile.
Al massimo è sintomo dell'inelaborabilità voluta del lutti, e non è decisamente salutare!
Credo anche che nulla sia impossibile, basta volerlo.
Non penso nemmeno che questo rapporto sia irrecuperabile, basta volerlo.
I presupposti ci sono, e la volontà? Questo è un altro discorso.
Secondo me c'è un'altra cosa fondamentale.
Due persone che si vogliono bene, devono sforzarsi in ogni momento di fare l'una un passo verso l'altra. E' un dare e un avere reciproco, in ogni tipo di rapporto, tra amanti come tra amici. Se si rimane ognuno sul proprio binario, incontrarsi è impossibile… due rette parallele non si incontreranno mai. Bisogna accettare di mettere in discussione sè stessi e di ragionare con la testa dell'altro, se davvero il rapporto è cosi importante. Altrimenti probabilmente non è cosi fondamentale.
E' un uccidere il proprio narcisismo, il proprio personale egoismo. E' anche farsi del male, stravolgere un pò noi stessi. E qui è fondamentale fidarsi, perchè è un salto nel vuoto in cui si rischia di cadere. Ma forse permette di arrivare dall'altra parte del dirupo e di vedere il mare, un mare diverso dalla solita propria baia.
E qui mi fermo. Non ho intenzione di esternare ai quattro venti nomi e cognomi, specie limitandomi al mio personale punto di vista e tantomeno dicendo solo parte di tutta la faccenda. Non sarebbe corretto, e non voglio fare anche io questo errore. Solo un'ultima considerazione, a cuor sereno.
Tutta questa situazione come ho già detto mi ha fatto male, ma in fondo anche bene. Ho capito tantissime cose, mi sono sciolto, ho provato cose che non provavo da moltissimo tempo e con l'intensità di quello che son diventato, a ventisei anni. Don't be afraid of feelings, good and bad ones are all good. They just are.
E via, con l'ottimismo che rimane la mia bandiera. Anche dalle situazioni negative bisogna trarre qualcosa di positivo, sempre!
Life goes on, carry on!

Pain

Ecco, lo sapevo.
Nel disperato tentativo di sopravvivere, ho fatto l'ennesimo errore, che invece sta avendo l'effetto contrario, e mi sta uccidendo.
Ora vorrei solo che non fosse successo nulla, che tutto avesse mantenuto la stessa direzione… vorrei davvero avere una DeLorean e tornare indietro nel tempo, e distruggere quel telefono con cui ho mandato quel dannato messaggio poco meno di due settimane fa.
Perchè se quel che è successo non è sicuramente solo una mia responsabilità, e non posso neanche dire che non sia stato bello, nonostante questo vorrei poterlo cancellare, perchè nulla vale rispetto a quello che ora sto perdendo… non voglio dire ho perso perchè non posso accettarlo. Ogni volta che provo ad accettarlo mi sento morire.
Le cose da quel momento si sono complicate in maniera incredibile, al di fuori di ogni controllo. Tutte le certezze, non solo mie, sono saltate per aria, come una bomba.
E mi è sembrata la cosa più ovvia, tagliare per non soffrire, e per non far soffrire. La cosa più razionale, più logica, più idiota che potessi fare.
Ma se davvero come mi ha detto anche Serena, ho fatto la cosa giusta, perchè ora ci sto cosi male, perchè mi sento morire dentro, perchè sento di aver sbagliato tutto, perchè sento che avrei dovuto seguire il mio cuore anche in questa occasione, anche sapendo in partenza che non sarebbe stato facile?

Adesso è sabato sera. Dovrei uscire e spaccare il mondo, come ogni ragazzo nella mia età. Non ho nemmeno la voglia di uscire, vorrei solo trovare Doc e la sua macchina del tempo.
Ma la storia non si fa nè con i se nè con i ma, lo so.
E vorrei poter rimediare, andare avanti e provare a risistemare tutto, e tornare felice come ero fino a due settimane fa. Mi odio per quello che è successo, non riesco ad accettarlo, non voglio accettarlo.
Davvero mi domando ancora se essere onesti e sinceri fino in fondo ti porti da qualche parte… perchè il mondo vuole convincermi proprio del contrario! Ora rischio di perdere l'unica cosa che per me conti davvero, e forse se avessi mentito e avessi nascosto i miei sentimenti le cose sarebbero state diverse! Forse se avessi giocato sporco ora non sarei qui a piangere e a pregare per non morire!
Ma non ci riesco. Non riesco a mentire, non riesco a giocare sporco, non riesco ad aprofittarmi dell'ingenuità altrui. Tantomeno con le persone a cui voglio bene, ancor meno con le persone che per me sono importanti quanto la mia vita.
Da una settimana mi gira in testa la frase: contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta, e sfuggono ad una qualunque censura. Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere. E' proprio vero… ogni volta che provo a gestirli combino un casino tremendo.
Ora vorrei solo poter aver l'occasione di rimediare…e prego che mi venga concessa. Ho sbagliato ad aver timore di soffrire, e vorrei avere la possibilità di lasciarmi alle spalle questa mia ultima paura…