Fumatori e lavoro: la Ue rettifica

Sabato scorso me ne stavo andando al mare, in macchina con un amico, e ho sentito alla radio che in pratica la Ue aveva legiferato in maniera tale che potesse essere considerato lecito non assumere personale in base alla sua dipendenza o no dal fumo. In pratica io, datore di lavoro, posso decidere di dire a uno non ti prendo perchè fumi, e a me sta in culo chi fuma.
Una discriminazione di questo tipo ha acceso tra me e il Piero una vivace discussione, dato che io (anche perchè fumatore) non riuscivo a contemplare una tale decisione, ritenendola sbagliata di principio; resto convinto infatti che non si possa discriminare nessuno su base sociale, razziale, etnica, religiosa, verso i portatori di handicap e in base agli orientamenti sessuali. Comprendo dunque anche differenze di abitudini, età, peso, a condizione che non influiscano nel rendimento e nel comportamento nel luogo di lavoro.
Il Piero però è un pò meno tollerante, anzi trovo molto interessante la sua parte intollerante, dato che considera giuste le cose che fa e sbagliate le cose che non fa, non solo per lui ma anche per il resto del mondo. Ognuno può pensarla come vuole per carità. E in base a questo le discriminazioni non dovrebbero esistere! E sono anche convinto che se lui fumasse la penserebbe in maniera ben diversa. Ma lui non fuma, per cui non può neanche immedesimarcisi! (se gli chiedi 'e se tu fumassi, come la penseresti?' ti risponde 'ma io non fumo')

Di mio, resto convinto che il rapporto di lavoro sia un 'contratto': io pago una persona per fare parte del lavoro che io non riesco a fare, lei genera un valore, e io la retribuisco in base al valore generato. Non mi interessa minimamente cosa fa nelle svariate ore (16) che non passa al lavoro. Può fare quel che vuole, dall'aiutare chi ne ha bisogno, andare a messa o in moschea, fare il pacifista o il terrorista, mangiare pastasciutta o insetti fritti, fumare cannoni o non fumare per niente, passare le notti a ballare in discoteca o andare al gay pride. Ci sono comportamenti che non mi piacciono o non approvo, ma non possono e non devono in alcun modo influire sul rapporto tra datore di lavoro e dipendente. A condizione chiaramente che non influiscano in modo negativo nel rendimento lavorativo.
Se uno si sbronza da paura ogni sera, e la mattina mi arriva in ufficio in orario e lavora 8 ore senza nessun problema, tanto di cappello. Ma se mi arriva con la barba da tagliare, le mutande sopra i pantaloni, e non riesce a mettere due parole in croce, potrei anche incazzarmi. Non sta rispettando il 'contratto'.
Comunque sia, ero rimasto un pò scioccato da un verdetto della Ue così discriminatorio, mi sembrava, come dire… impossibile!
E come volevasi dimostrare, i giornalisti avevano fatto la loro parte. Repubblica stamane titola: Fumatori e lavoro: la Ue rettifica "Siamo stati male interpretati" e poi "Dire che l'Ue dà il disco verde ai datori di lavoro che rifiutano di assumere i fumatori significa male interpretare la Commissione europea". Una replica che non lascia nulla all'interpretazione personale, di nessuna delle due parti.
E continua: "la legislazione europea sul lavoro vieta la discriminazione su base sociale, razziale, etnica, religiosa, verso i portatori di handicap e in base agli orientamenti sessuali, ma non contro i fumatori. Ma questo non significa che la Commissione ritiene che la discriminazione contro i fumatori sia giusta".
E in ogni caso, anche volendo, come potrebbe l'Ue legiferare su tutti i tipi di discriminazione sul posto di lavoro? "E' realistico pensare che la legislazione Ue possa coprire tutti i tipi di discriminazione? L'Unione europea dovrebbe legiferare anche sulla discriminazione contro i lavoratori obesi o con figli?

3 thoughts on “Fumatori e lavoro: la Ue rettifica

  1. Per evitare qualsiasi problema smetti di fumare. Sarà meglio per te e per gli altri!!!

  2. quello è già in previsione, ma se leggi bene il punto è un altro! o sei anche tu come lui?
    E se ti dicessero: non assumo i calciatori perchè non mi piacciono, che faresti, smetti di giocare?

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