Imprevisti

Capita.
Capita a volte, che le cose non vadano come programmato.
Tentiamo di pianificare la nostra vita, spesso anche nei piccoli dettagli, pur di poter controllare il controllabile e avvertire un certo senso di sicurezza, nonostante le variabili che ci circondano. Più ne controlli, più ti senti al sicuro.
Eppure succede. Che ti ritrovi a fare i conti con qualcosa di non calcolato. E' scontato, non puoi tenere tutto a bada. E se lo si facesse, la vita perderebbe molto del suo significato, e della spontaneità con cui vale la pena essere vissuta.

Ecco come mi sento: impotente.
Di fronte a un vissuto personale che non avevo messo in preventivo, e che devo cercare di mettere da parte. Ma contemporaneamente non posso negarlo a me stesso, e non solo a me.
Affrontarlo, l'unica maniera per uscirne. Insieme, dato che ho la fortuna di avere un così bel rapporto con te.

Mi sento anche: stronzo.
E nell'istante in cui lo penso – e lo sto pensando spesso – mi rendo conto che non l'ho fatto apposta, che non ho forzato nulla e che la situazione si è così evoluta spontaneamente, senza che io lo volessi, anzi. Posso ancora considerarmi stronzo?
Mi hanno detto di no… ma i sensi di colpa mi attanagliano.
Eppure non mi pento dei pensieri che ho fatto, dell'averci visto un possibile futuro, anche se non mi sentivo per nulla coinvolto.
Anzi, vorrei provarci. E non è una fuga.
Ora vedremo, tra un paio di giorni. Cosa riuscirò a dirti…

Parlare.
Mettere in chiaro le cose, non lasciare niente sul piano del "non detto".
In qualunque tipo di rapporto, sia di amicizia che di amore, è fondamentale. Per rimanere sintonizzati sulla stessa frequenza, per non dare nulla per scontato, per essere certi di star percorrendo gli stessi binari.
Eppure, talvolta è cosi maledettamente difficile. Anche quando sei con una persona alla quale diresti tutto.
Perchè? Domanda senza risposta. O forse troppe, risposte.

Tirare fuori le palle.
Quando il gioco si fa duro… si fa duro! E i duri iniziano a giocare. Si tira fuori la grinta, e tutto il resto passa in secondo piano.
Solo se messi alle strette? Forse. Solo l'evidenza della realtà ci obbliga a combattere le nostre paure?
Siamo umani, siamo anche deboli.

Mi sono sorpreso di me stesso, si. Forse questo è davvero l'ultimo passo per guarire definitivamente. E tra qualche giorno sarà anche l'anniversario dell'inizio di quel periodo…. Mi crea sempre ansia, il suo avvicinarsi.
Sono cambiato in questi anni, le persone che ho conosciuto e con le quali ho condiviso un pezzo della mia vita mi hanno lasciato dentro qualcosa, massime da seguire, alternative da valutare, possibilità da scegliere. A loro devo molto. A te, con la quale voglio continuare a condividere questo bel rapporto, devo parte di quello che sono. Parte di quella persona che tra i mille difetti ha anche qualche pregio, persona di cui oggi posso andare fiero.

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