The extra-pounding reloaded

Bene. Sono le 21.11 e sto aspettando che arrivi qui il primo malcapitato da sottoporre a colloquio di ricerca. Si, ho qualche idea per la tesi e ho l'occasione di lavorarci su.
Sono in anticipo, è vero… sono appena a metà studi! Ma preferisco prendermi avanti e non ritrovarmi con l'ansia da "ultimo minuto".
Ansia. Si, la natura ce l'ha fornita come autodifesa, come anche le reazioni allo stress del nostro SNA, solo che in quest'epoca ne abusiamo, anche parecchio.
Dovrei saperne qualcosa, no? Mi riferisco alle mie esperienze passate di ormai molti anni fa.
Ma ultimamente per star dietro a tutto ho tirato un pò troppo la corda, e mi ritrovo nuovamente nelle stesse condizioni.
Però stavolta è diverso. Niente depressione, niente crisi esistenziali. E so come gestire questa cosa. Almeno, lo spero! Per ora è tutto sotto controllo.
No, vi è andata male. Non vi liberate cosi facilmente di me 😛
Tutto questo comunque mi porta a riflettere su cosa potrei aver lasciato in sospeso, cosa potrei aver dimenticato per strada. E la risposta è presto detta…

E' sempre la stessa storia.
Amici? Veri amici, o falsi amici?
Qualcuno me lo sta mettendo (nuovamente) in quel posto? Si, e non parlo di una lima…
Per me un amico è una persona con cui si può "pensare ad alta voce". Con cui non ci sono mezze parole, con cui non ti devi far nessun problema, su cui puoi fare pieno affidamento, sempre.
Se uno si dice amico, e non corrisponde alla descrizione, come lo devo definire?
Si, ancora una volta devo ridefinire il concetto di amicizia.
E si, devo concludere una faccenda. Chiarirla una volta per tutte. Perchè è in sospeso, un chiarimento vero non c'è mai stato. E credo di dover tentare, di dovere una spiegazione anche io. Anche se non verrà accettata, anche se non sarà sufficente. Ma ci devo almeno provare, a levarmi questo peso dallo stomaco.
Se l'occasione ci sarà, non sarò di certo io a tirarmi indietro.
Confido nei prossimi giorni.

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