Clarity and respect

Tornato dalla Cermania, è una settimana ormai, ma mi sono serviti alcuni giorni per riprendermi dal "viaggio-distruzione" a cui ho partecipato.
Mammamia che viaggio. Non ho mai bevuto, fumato (anche luppolo) e mangiato tanto in vita mia in appena quattro giorni! E prendere due chili e mezzo in cosi poco tempo non è proprio salutare, credo… adesso dieta! (seeeee…)
Ma soprattutto la testa si è svuotata, zero pensieri, zero regole, zero rompiscatole tra i piedi. Solo persone con cui si può essere sè stessi, far casino, "tirarghine zò che metà basta", fare la rut-competition senza preoccuparsi del perbenismo lancinante a cui sono purtroppo abituato.

Però fa parte del gioco: ogni viaggio ha sempre una conclusione.
E qualche ora dopo essermi finalmente svaccato sul mio letto, già in pista, destinazione appartamento, che gli allacci non si fanno da soli.

Ripartire… tra dubbi, un pò di confusione, di timore sopito.
Non è proprio la prima esperienza fuori casa. E forse per quello sento una serie di pensieri riaffiorare sulla pelle dopo tanti anni.
E' tutto diverso. Lo vorrei diverso, in effetti.
Per un pò ho temuto di non voler fare altro che rivivere certe sensazioni.
Per un attimo ho pensato: ema hai sei anni in più sul groppone, dove veto farte mae?
Credo che la sensazione sia la stessa che prova un gatto quando è davanti a una finestra aperta, e lo stupido umano di turno aspetta che lui si decida. Ma lui rimane in stallo, tra l'uscire all'aria aperta e il rimanere tra i soffici divani di casa.

Passo la giornata a far funzionare la linea adsl della nuova tana, torno a casa che non avevo nemmeno voglia di accendere l'autoradio. Volevo solo bere.
Tra l'altro anche la serata andava diversamente da come programmato.

Serata piacevole venerdi, forse ho bevuto troppo ma mi sono sentito bene. Soprattutto non mi sentivo legato a nessuno in particolare, e potevo saltellare di gruppetto in gruppetto per salutare tutti, sentire come va, bersi una birra in compagnia e non dover rendere conto ad anima viva.
Libero, anche se da solo.
Serata ordinaria ieri. Felice di essere stato alla festa celtica, un pò seccato per esserci arrivato che già si avviava alla conclusione (ma bisogna proprio partire regolarmente verso le 23??), parecchio amareggiato dal vedere che i valori del topic odierno non sono condivisi da quasi nessuno.
Quasi, dato che fortunatamente tre o quattro persone le trovo.

E tutti i dubbi che avevo qualche giorno fa svaniscono di colpo. O meglio, passano in ultimo piano rispetto a quello che devo vedere qui ogni giorno.
E altri pensieri. Vado a prendere le sigarette e mi trovo in macchina davanti una decina di adolescenti in motorino, lanciati verso la sagra, che fanno baldoria.
Ricordi, di una decina di anni fa, quando davvero era tutto diverso, quando avrei voluto avere dieci anni in più per vivere davvero quell'epoca, che ormai è davvero andata. Forse ho idealizzato quel che avevo intorno in quel periodo, può essere, ma mi guardo intorno oggi e vedo solo gossip, frecciate, prese in giro, amicizie di facciata, gente che esce insieme solo perchè non c'è alternativa, rapporti che nascono e muoiono in un nanosecondo e si scopre poi che erano solo dei fermaposti, in attesa di un altro, e di sottofondo Albano che da sopra il palco canta a squarciagola "mediocritààààààààà"
Potrei anche pensare che l'imbecille della situazione sia io, ma poi finisce che ne parlo con lei, che me ne esce dicendo ma co chi casso veto via! Quindi o siamo in due o più imbecilli, o davvero c'è un abisso ormai tra noi e la provincia.

Perseguitato da due canzoni e dai relativi dubbi, nei prossimi giorni saluterò le persone che contano, vedrò di incrociare quelle che vorrei non dover più rivedere – cosi da abbattere i rimanenti dubbi – incarterò le mie cose e via… verso l'ignoto…

Salire a bordo della nave che solca l'infinito non è mai stato cosi facile.

[h6]Barsotti – d'Agostino – Antonacci – Eiffel[/h6]

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