superficiality wounds

Ieri ho finito di studiarmi La diagnosi psicoanalitica, da portare all'esame di dinamica avanzato poco prima di natale. E ho concluso che…
Posso definirmi una personalità masochista a livello nevrotico, con tendenze narcisiste.
Posso definire qualcun altro una personalità isterica a un livello borderline tendente allo psicotico.
Possono, due persone cosi, andare d'accordo senza farsi del male a vicenda?
E soprattutto, cosa tiene due persone così legate a questo modo, tanto che una non può fare a meno dell'altra? Cosa è così forte da far saltare la legge del 'non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca'?
La risposta la lascio a chi legge.
L'altra sera ho avuto un tuffo al cuore, quando mi ha dedicato una canzone. Bellissima, tra l'altro. Chiedendomi di non dimenticarla mai, di scriverle, che le basterà sapere che la penso anche un minuto, anche quando mi innamorerò ancora.
Mettiamo i puntini sulle i, per favore. Questa dedica, serviva a me o a lei? Per richiamarmi a sè o per abbattere i sensi di colpa, e poter continuare a credere che è possibile avere onnipotentemente tutto ciò che si desidera, botte piena e moglie ubriaca?
Se questo non fosse, perchè ha ancora così bisogno di me? Non dice forse che è felice così, nel vivere superficiale, nelle sue storielle senza senso (conteghea a n'altro), in una vita ricalcata da centovetrine?
Fortunatamente per lei, la penso ben oltre il minuto, e non mi innamorerò ancora così facilmente. Sfortunatamente per me, questa ferita non si chiude, e probabilmente non voglio chiuderla. A questo punto chiedersi se sia masochismo o se sia voler bene, è inutile.
E infatti, visto che anche per me la vita va avanti… mi ritrovo esattamente nella condizione di 'laura non c'è': stare con te e pensare a lei… e mi sento uno schifo. Io non sono superficiale, e non voglio esserlo.

[h6](questa è la copertina di un libro che ha come sottotitolo "paura di pensare", il che è tutto un programma…)[/h6]
La superficialità non porta altro che felicità momentanee e vuoti incolmabili. Non crea nient'altro che cose superficiali, lasciando vuoti dentro. Non siamo animali, siamo uomini, cristo!
Quanto tempo a cercare di allontanare sentimenti, emozioni, che non siano solo cose momentanee, e a scappare da essi come se fossero il male più assoluto, quando invece sono l'unica cosa per la quale vale la pena vivere.
Tanto prima o poi con la realtà si deve venire a patti.
Le emozioni e i sentimenti esistono.
Non siamo onnipotenti, non possiamo avere tutto.
Ogni scelta per definizione porta a perdere qualcosa.
Capirlo prima o dopo dipende da quante ferite vogliamo portarci dietro nel resto della nostra vita, da quanto male siamo disposti a rischiare.
Il sale brucia, ma guarisce. Anche il rischio del dolore va affrontato.
Per citare una frase di un amico: 'tanti errori madornali in cosi poco tempo non li ho mai visti.'
E io per primo dovrei essere più deciso… darle due sberle, soprattutto morali, e farle capire che il mondo reale è questo qui, non quello leggero e spensierato dell'infanzia e della superficialità. Ma forse voglio più bene a me stesso, e non riesco a fare ciò che è meglio per lei.

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