Perception, reality, illusion and… shit

Domenica mattina, e ti ritrovi inevitabilmente a riflettere sulle ultime serate.
Le hai a confronto, non troppo lontane cosi che i ricordi non risultino troppo distorti, nè troppo vicine così che le emozioni siano ancora talmente forti da alterare il giudizio.
La conclusione è sempre la stessa. Speravo io che quel lunedì fosse l'alba di un nuovo periodo, epurato da merde e con la spensieratezza e l'allegria che cerco.
Ma o mi sono semplicemente illuso, e ne avevo il dubbio, oppure murphy mi ha sentito e ha decretato che devo ancora tener botta. Che due maroni.
O forse a mettere ancora più in evidenza il disagio che vivo sono le stesse alternative nelle quali mi trovo a mio agio.

Ci sono cose che proprio non sopporto. I giudizi assoluti da padreterno, le scorrettezze, le incoerenze.
Tutti possiamo sbagliare, ma qui si tratta di perseverare, e non riesco più a pensare che si tratti di ingenuità e che si faccia in buonafede.
Metto a paragone due situazioni, una nuova dove si può essere spontanei, sè stessi, ridere, scherzare, sparare cazzate una dietro l'altra, e il tutto viene preso come deve essere preso, cioè con una RISATA in compagnia, senza che nessuno ti giudichi. Giudizio che in un'altra situazione non manca mai, ANZI, ed è ovviamente negativo perchè stereotipato, frutto della mentalità più che provinciale del posto. Non puoi essere come sei, non DEVI essere come sei naturalmente, DEVI uniformarti, guai a essere spontanei, guai a ridere a una canzone, perchè non FA ridere. Come se dovessero essere gli altri a decidere per me. Come nell'aristocrazia di qualche secolo fa.
Manco morto. Sono io e fanculo. E se non vi va, fottetevi allegramente in gruppo.
Metto a paragone due situazioni, una in cui si ribadisce fino allo sfinimento quanto sia importante la correttezza, la sincerità, la coerenza, e in questi valori si crede e si portano avanti, con una costanza che finora non avevo ancora conosciuto. Valori che in un'altra situazione sono sì predicati, ma non razzolati, anzi alla prima occasione si dà bella mostra di completa incoerenza e di totale mancanza di rispetto. Perchè non si può continuare a lanciare occhiate furtive in certe situazioni, non si può dire di avere certi princìpi e comportarsi in modo diametralmente opposto, e poi pretendere di non passare per scorretti e incoerenti.

Una marea di bei ricordi. Tante persone che non esistono più ma mi piace pensare siano ancora come le vedo in quelle foto. Immagini scolpite a fuoco nella mente.
Probabilmente in certi momenti mi sono illuso, ho voluto illudermi perchè spesso sognare aiuta a vivere, e ho sperato che le persone attorno a me fossero come me.
Ora lo so, era solo un'allucinazione, la realtà è molto diversa e cambia a seconda di come la percepisco, del mio stato d'animo, di come la vivo. Meglio che io ripassi per casa in un momento in cui sono lanciato. Almeno mi resterebbe l'illusione di non aver vissuto per secoli nella vasca di fianco al fienile.

Non manca molto, il conto alla rovescia è già iniziato…

2 thoughts on “Perception, reality, illusion and… shit

  1. Il count down alla nostra prossima convivenza, spero tu intenda!!
    Spacchiamo tuttooooooooooooo!
    devo testare l'armadio-camerino… o magari mi compro un paravento con qualche stampa jappo o china… ghgh, tappa obbligata all'IKEA, mi sa!
    Beso… torno alla valigia…

  2. ma tu la valigia la prepari con 5 giorni di anticipo? 😛
    certo che il countdown è riferito a quello… va de no star via tanto eh! 🙂

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