Fashion

Guardati.
Chi sei? O più precisamente, cosa credi di essere?
Dove sei? O meglio, come mai sei in questo posto?
Cosa stai facendo? Senza dubbio, ti rispondi: quello che ho sempre voluto fare.
Ma sei sicuro? Perchè sei così?
Tu cosi non lo sei stato mai.
Stai cercando di calarti in una parte che non è la tua, alla disperata ricerca di qualcosa che non sei, di un modus vivendi che non ti appartiene, per scappare da quello che sei sempre stato.
Qualcosa di cui ti vuoi disperatamente liberare. E che invece era quello che tutti ti invidiavano e cercavano di imitare.
E così hai bruciato la tua unicità, per uniformarti a quella nuova borghesia che pubblicizza ogni istante la sua superiorità sul mondo intero.
Guardati indietro. Chi eri qualche tempo fa?
Una persona non comune, che fuggiva ogni qualunquismo, che ascoltava buona musica, che voleva frequentare ogni giorno posti diversi, che odiava la ripetività.
Che svolgeva ogni giorno come tutti il suo lavoro, mirando a migliorarsi, come un contadino ogni stagione che passa cerca di migliorare il suo raccolto.

Guardati adesso. Che cosa sei?
Una persona comune, permeata di qualunquismo, che ascolta tanta musica commerciale, che frequenta ogni weekend gli stessi posti, che ha fatto della ripetività la propria arma di difesa.
Certo, qualche sprazzo di quel che eri sopravvive ancora. Ma in evidenza metti sempre il tuo nuovo modo di essere.
E perchè tutto questo?
Passi i mesi a cercare di guadagnarti un nuovo status, a dimostrare che fai parte della massa, e per questo ti vesti fashion come loro, ti comporti come loro, e diventi perbenista, moralista e qualunquista.
Ma davvero pensi che comportandoti come loro, sarai come loro?
E davvero pensi che ne valga la pena?
Tu come loro non lo sarai mai.
Non lo sei mai stato, e mai lo sarai. Arrenditi.
Agli occhi di quelli che ti invidiavano ora sei ridicolo, ti sfottono alle spalle alla prima occasione, pronti a ridere di un povero cristo che si arrampica disperatamente sugli specchi.
Agli occhi di chi vuoi imitare sei penoso, continuano a vederti per quello che sei, una persona normale, non un borghese, non ti considerano uno di loro, e al massimo ti usano per i loro scopi.
E pensare che eri una persona davvero invidiabile.
Pensavi con la tua propria testa, avevi idee e gusti tuoi, eri diverso e migliore della massa. E per appartenere a questa massa hai buttato tutto il meglio di te.
Guardati.
Sei davvero soddisfatto di come sei?
O inizi a sentire la contraddizione che sale come un brivido sulla pelle?
Quel che eri non è andato, è solo sepolto.
Forse sei ancora in tempo per tornare a essere l'amico di sempre.

L'ho meditata per un paio di giorni, e l'ho scritta adesso che finalmente ho avuto un momento libero. Non è destinata a nessuno in particolare, se tuttavia qualcuno si sentisse chiamato in causa, sappia che la pulce nell'orecchio gliela ho messa io.

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