From London to reality

E' sabato, un normalissimo sabato di riposo, o almeno di tentato riposo. Se penso a dov'ero sabato scorso, vien solo malinconia, per un viaggio durato troppo poco.
Siamo partiti giovedi notte, da Treviso, prendendo il mio primo aereo. Viaggio tranquillissimo, almeno per quel poco che ne capisco io di voli. Arrivati a Stansted e poi da lì in centro a Londra, invasione dell'ostello, dove avevano fatto casino per i posti (tanto per cambiare…) e prima notte di NON riposo.
Il giorno dopo comincia il vero e proprio tour della città, da Buckingham Palace a Westminster, al Big Ben, a Trafalgar Square. E' una città gigantesca, immaginate una città di un diametro che va da casa nostra fino a Venezia. Ed è sempre Londra. Praticamente impossibile vedere tutto anche in qualche settimana.
Ci rimpinziamo di birra, di tremendo fish and chips, che se lo mangi per una settimana di seguito perdi qualche anno di vita. E la seconda notte in ostello, risolto il casino delle camere, inizia tranquilla.
Fino alle 7 e mezzo del mattino, quando parte l'allarme antincendio. Evacuazione totale, arrivano i pompieri da Soho (il quartiere gay). Insomma, arrivano i Village People. Allarme inutile, un deficente s'è messo a fumare in camera. Si torna a letto fino alle 10.
Poi si girano i parchi, e Harrods. Terza notte infame, caldo e freddo, tanfo e rumore, non ho chiuso occhio. Ma fabio e qualche altro, sbronzi, han dormito benissimo!
Terzo giorno si scopre perchè samuele ha deciso di dormire da solo in stanza con altri 5 sconosciuti. Uno di loro è una ragazza molto carina, Katia, e il vile marrano ce la presenta solo quel mattino!
Si gira per Portobello, poi alla casa di Notting Hill, in sua compagnia (inutile dire, di quel film non ricordo assolutamente niente!). Poi ci saluta, chiedendoci di dirle dove faremo il prossimo viaggio, vuole aggregarsi pure lei! E, a dirla tutta, la cosa ci fa parecchio piacere.
Il pomeriggio scopriamo Candem Town, il quartiere più matto in assoluto. Tra punk, metallari, gay, musica techno che vien fuori dal cyberdog, visitiamo negozietti, bancarelle e vediamo qualsiasi tipo di essere umano. E si va a mangiare roba thailandese, che oddio non era male, ma meglio non pensare a cosa fosse quella roba…

Ma comunque siamo sopravvissuti, e dopo la quarta notte (si dorme per inerzia) con la sveglia gallo di sandro, si riparte e si torna in centro, tra pinte di guinness e panini onti stile marino's. Io paolo e fabio andiamo a vedere dinosauri e altre robe al museo delle scienze, altri si rintanano a Regent's park.

Ultime birre e ultima notte in ostello (samuele in compagnia stavolta di un bel negrone gay) con la colazione del mattino che è una cosa micidiale, tra margarina e caffè solubile.
Ultimo giro ai parchi, a far incetta di dischi e souvenir a Covent Garden, poi ci si incammina verso l'aeroporto, distrutti e stanchi ma contenti, con il solo fastidio che è durato troppo poco.
Ma ci torneremo, di sicuro… E atterrati a treviso qualche impavido esclama: e la prossima volta? dove andiamo? Parigi? NY?

Qui tutte le foto: [url=http://iow.no-ip.com/gallery/v/London2006]http://iow.no-ip.com/gallery/v/London2006[/url] .. più qualche sezione 'occultata' visibile solo a chi si ricorda la parola elfica per amici 😉

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