a few days later

venezia, 15 dicembre 2005, in 3no
Sto giusto ora tornando a casa in treno. Stamattina ho fatto l'esame, non mi sembra neanche male, anzi! Peccato per l'errore di sbaglio sulla domanda piu' banale. Qualche domanda un po' piu' bastardella, ma per fortuna qualcuno mi ha aiutato!
Poi aprofittando del tempo libero, sono andato a farmi un giro a Venezia.

Avevo voglia di farmi un giro cosi' a zonzo come non potevo fare da un bel po', e l'ho fatto. E maledetto freddo fuori e maledetto caldo in treno, ho un gran mal di testa!
Oggi sono piu' calmo e tranquillo di ieri. Non vuol dire che sia successo il miracolo, pero' qualcosa deve esser successo. Sara' stato che mia sorella si e' scusata ieri sera per come si comporta, o la telefonata di giovanni per farmi gli auguri per l'esame di oggi, o forse solo che ora posso respirare un po', ma mi sento decisamente piu' leggero. Non so cosa faro' lunedi, forse ieri ho esagerato a pensare di mollare, ma non sono nemmeno sicuro di restare al lavoro. Mi limita tanto, tantissimo, non posso dedicarmi a nient'altro, quando vorrei vivere di piu' la mia vita come fanno i miei amici, con lavori piu' tranquilli o studiando. Non avrei mai pensato di arrivare quasi a odiare le mie conoscenze e il mio talento, che mi portano a non vivere del tutto la mia vita!
Vedremo lunedi come si mettera' la situazione. Intanto questo incrocio tra treno e forno a microonde mi sta riportando verso casa…

Update di sabato 17 dicembre
Oggi veramente non so più che fare! Ieri giornata di lavoro non difficile, ma logorante, ti trovi il classico cliente logorroico che rompe i maroni e non smette di arrampicarsi sugli specchi.
Brutti cretini, mettetevi in testa che se rompete le balle a me, non cambia una benemerita fava, a me non me ne frega uno stracazzo se avete problemi esistenziali e volete sfogarvi col primo venuto. Dentro da un'orecchio, fuori dall'altro. E se esagerate vi sbatto anche la porta in faccia. Chiaro? Trovatevi un altro a cui sfondare i coglioni!
Ma la parte peggiore della giornata è stata la riunione di ieri sera. Il discorso di Roberto mi ha proprio fatto cadere le palle. "E' un momento difficile, bisogna stringere la cinghia e tirarsi su le maniche, impegnarsi di più…" Di più di cosi credo sia non difficile, ma unanamente impossibile. E ho pensato anche: mo t'arrangi…
Peccato che so massa bon, e passo par cojon.
Elogi al reparto commerciale, nemmeno un misero 'grazie' ai tecnici. Che poi a sorpresa è arrivato in toni decisi da Umberto. Mi ha sorpreso, anche se poi la sostanza del discorso non cambiava.
La cosa migliore l'ha fatta credo Marco. Ha detto: non ho nulla da dire o aggiungere, dunque non dico niente. Punto.
Piuttosto della solita minestra trita e ritrita, ha fatto benissimo. Poi gli altri discorsi su come gestire le situazioni li si può sempre fare privatamente, e ognuno si prenderà la responsabilità delle azioni.
A me è bastato far capire a lui, e non solo, che non sono eterno, e che è ora che si diano una mossa per non dipendere in molte cose da me. Cosa che a me sta un pò sulle balle.
Come diceva… tutti utili e nessuno indispensabile…? Già peccato che poi mi ha chiesto, al rinnovo contrattuale due mesi fa, 3 mesi di preavviso per quando me ne andrò, alla faccia della non indispensabilità!

Non so assolutamente cosa farò.
So solo che non ho nessuna voglia di andar via, non mi piace gettare la spugna, non è da me.
Non mi trovo male!
Ma si sta giocando troppo sulla spremitura dei dipendenti. Piuttosto che investire, si cerca di tirare la corda… finché non si tira le cuoia.
E io non ne ho nessuna intenzione.

In fondo sono anche un pò depresso. Apri gli occhi e da un mondo che credevi fosse bello, ti ritrovi in un posto dove ti raccontano la storia dell'orso e realtà ti usano fino all'inverosimile. Se solo non fossi così ingenuo…

Lascia un commento