Fare in modo che possa nevicare il 31 di maggio

Ovvero, rendere possibile quello che per senso comune è impossibile.
Stanotte ho fatto uno dei sogni più strambi, realistici e assieme angoscianti che io ricordi. Guardavo fuori dalla finestra del mio salotto, sapevo bene che era la serata di fine maggio, e osservavo la neve che cadeva. Una bufera, che si scatenava nel mio giardino in una stagione a dir poco atipica. Mi giro, guardo mia mamma che è intenta a osservare come me quell'evento eccezionale, e le chiedo "ma nevica?" e lei "si, a quanto pare…". Una neve soffice e impalpabile come i semi cotonati dei platani stava lentamente ricoprendo alberi e prato.
In quella mi ritrovo a osservare la medesima scena il mattino successivo, da un balcone al piano superiore. Vedevo i cardini della finestra cosparsi di ghiacco e con delle stalattiti gelide che scendevano, e allungando lo sguardo osservavo la pianura sottostante in fase di disgelo e il cielo completamente ghiacciato, che si stava sciogliendo. Surreale, ma talmente realistico da farmi provare una fortissima angoscia.

Le parole non possono rendere sufficentemente bene ciò che ho visto in quel sogno.
E' impossibile, mi dicevo. Non ha senso, eppure la sto vivendo.

Eppure…
Eppure non posso escluderlo. Mettiamo che non siamo più nell'emisfero boreale ma in quello australe. Mettiamo che inizi una nuova era glaciale. Oppure, che ne so, che la causiamo noi a forza di sfidare ogni istante la natura.
Non sono "se", non c'entra il detto "se mia nonna avesse le ruote": sono possibilità.

Strambe, improbabili. Ma pur sempre possibilità.

Le cose sono impossibili solo finchè le ritieni tali. Ricordo un vecchio cartone della Walt Disney, dove il gufo Anacleto diceva a Merlino: "l'uomo volerà, si si, come un pezzo di piombo! Se l'uomo fosse nato per volare, sarebbe nato con le ali!"
Oppure ricordo alcune frasi di amici, "non mi passerà mai" al termine di una relazione sentimentale, "non potrò mai dimenticare" quando parlavano di un evento emotivamente forte, e ancora, "non ci riuscirò mai" di fronte a un esame o a una prova della vita.
Di più, ricordo qualcuno che diceva di fronte ai casini che combinava, "io sono fatto così, non ci posso far nulla"

Modi di sancire la realtà, di fossilizzarla, di giustificare i propri comportamenti rendendoli immodificabili e dati per sempre.

"Che cosa stai cercando di dirmi? Che posso schivare le pallottole?"
"No, Neo. Solo che quando arriverà il momento, non ne avrai bisogno."

Creare possibilità.
Oggi non solo l'uomo può volare, ma ha addirittura varcato i confini dell'atmosfera, si è spinto oltre ogni immaginazione. Solo Asimov e Julies Verne avevano osato pensare a delle possibilità così fantascientifiche. Il resto del mondo li considerava dei sognatori, ma loro avevano visto giusto.
Oggi gli amici, e anche io, che non pensavamo di uscire da situazioni critiche, stiamo in gran parte benissimo, e se ripensiamo a quei momenti in cui ci buttavamo giù da soli nello sconforto più profondo, considerando inevitabile l'impossibilità dei cambiamenti, dobbiamo ricrederci: noi ce l'abbiamo fatta!

E tu, che dici "non ci posso fare nulla", non è che ti stai giustificando, e in realtà non VUOI farci nulla?
Ci sono situazioni, come nella "sindrome depressiva", dove alzarsi dal letto diventa di una difficoltà allucinante. Ma è quella stessa giustificazione, "sono depresso", a diventare la nostra prigione. Prigione nella quale ci blindiamo da soli, ma dalla quale non è così difficile uscire. Sempre che si consideri che non è detto che la situazione che si vive sia quella per sempre. Sempre che si consideri che di possibilità ce ne sono comunque a milioni.

Detta così sembra facile, lo so… Ma perchè non provarci?

Creare possibilità.
Anche quella che un ventenne truzzo, che ragionava solo nei termini binari di bianco e nero si ritrovi a sognare a colori, e finisca per appassionarsi alla psicologia e al pensiero… e che allo stesso ragazzo, oggi di qualche anno più vecchio, venga offerta la possibilità di entrare a far parte di un gruppo di ricercatori…
Sembrava impossibile, mi avrebbe fatto sorridere anni fa. Eppure è successo.

Il nostro compito è creare possibilità. Per noi, e per tutti. Anche quella che possa nevicare il 31 di maggio: puoi davvero escluderlo?

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