Gratuitamente…

E si arrivò alla fatidica data della cena… de LA Cena.
Mesi per organizzarla, slittata di oltre quattro settimane dalla prima data sparata in quella gelida sera di gennaio nella quale si era parlato di tutto, sbloccati da una buona dose di birre medie gentilmente fornite dal Sir Francis Drake.
Ma in un venerdi 17 parecchi degli adoratori della Sacra Marmotta Rollatrice della Scala Seconda P300 sono riusciti a radunarsi al Lowenbrau, davanti a una pizza e a molte birre, per contarsela dopo tanti anni.
Ed è stato bellissimo, ritrovarsi dopo tanti anni, così cresciuti e così cambiati ma anche no, riassaporare per qualche ora il profumo di un tempo andato, ma ancora vivo nei nostri ricordi.
Lezioni durante le quali tutto si faceva tranne che seguire, pomeriggi passati a fumare sulla scala seconda, lanciare palle di neve addosso alla casa della vicina, appartamento del popolo, ore a giocare a scacchi, a D&D e a puzzle bubble, picco rosso, vacanze a bibione, bar del walter e happy hour, pomeriggi al parchetto eremitani, gioie, spensieratezza, momenti bui alleviati dalla compagnia di amici… per citare Doc, "mio Dio, quanto tempo è passato!"
Ritrovarsi così fa un certo effetto. Soprattutto pensando che l'occasione precedente era stata il funerale del Gianbe.
E salutarsi dicendo che bisognerà ritrovarsi ancora, casomai prima di altri sette anni. Immaginando già che invece quest'occasione resterà più unica che rara.

Ripenso ai legami di quegli anni, e alla loro evanescenza rispetto a quelli che ho e cerco ora. Siamo cambiati, cresciuti, le nostre strade hanno preso direzioni diverse e che forse non avremmo mai immaginato, qualcuno è già sul punto di compiere passi fondamentali della propria vita… insomma, abbiamo più di 28 anni ragazzi… Praticamente rispetto a quando ci siamo conosciuti è passato un altro terzo della vita che abbiamo vissuto finora.
E finchè ero circondato da tutti questi amici lontani, mi sentivo un estraneo. Legato da ricordi ma con una vita che era completamente slegata dalla loro. Ti tieni in contatto, si, ma la distanza non è l'unica cosa che ci separa. C'è il tempo, e quello aumenta ogni giorno.
Forse per la prima volta ho sentito la sensazione che si prova quando ti sei ritagliato la tua vita e ti sei sistemato, e gli ex compagni di classe ti chiamano per una cena dopo decenni dal diploma… un pò tipo quelle che i genitori si fanno ogni tot anni. Esperienza nuova, non c'è dubbio. Dolceamara. L'odore di un passato andato che non ritornerà, ma che puoi rivivere quando vuoi con i ricordi.
E per la prima volta ho sentito gigantesche le differenze tra di noi. Iniziavo a sentirle nell'estate 2002, ora sono abissi. Forse ora non mi ci azzeccherei come in quegli anni, almeno non con tutti.

La sera dopo ricomincia il tramtram classico dei weekend. Niente di entusiasmante.
E provare la medesima sensazione di smarrimento quando sei nel tuo gruppo non è il massimo, no.
Vorrei che l'intensità dei legami fosse più forte, che fossero più veri e sinceri, spontanei, che non rimanesse nulla di non detto e che non vi fosse nessuno che parla alle spalle, vorrei aver potuto scegliere con chi relazionarmi e non essermi trovato di fronte el can del pignataro, dove per pignataro si intende quello che fabbrica le pentole senza coperchi…
Utopia? Anche no.

Perchè una realtà che ho scelto al centopercento c'è. Solo che non mi basta. Anche al paesello ci sono persone che per me contano, forse più di quanto potessi solo pensare.
E' il dovermi accontentare di un rapporto così superficiale con loro che mi rattrista. So che non posso aspirare a di più, e che forse ho solo paura di prendere un'altra sonora inculata come nel settembre di un anno e mezzo fa. Ma questo non mi impedisce di desiderarlo. E di ferirmi masochisticamente.
Il sentire continuamente lo sbilanciamento… il dare, gratuitamente, senza voler nulla in cambio… alla fine non può non logorarti.

Lascia un commento