Cheater… winner or motherfucker?

E' una settimana che mi ronzano per la testa un paio di canzoni dei Queen.
Sarà perchè le ho ascoltate dopo un bel pezzo che nn le sentivo al concerto della Merqury band la settimana scorsa in fiera, o forse perchè sento mi rappresentano particolarmente, o forse perchè sono legate a dei bei ricordi…
Under pressure e Who wants to live forever.
E' anche una settimana che ripenso al vecchio post di un paio di settimane fa sui bari. Su come essere onesti probabilmente non paga.
Ci hanno insegnato che questo mondo è basato su dei valori, che chi si comporta male prima o poi le pagherà tutte, che chi si comporta bene e onestamente vivrà felice. Per chi ci crede, anche che gli uni andranno all'inferno e gli altri in paradiso.
Ma il mondo reale non è cosi. Quella è utopia. E ogni giorno che passa le conferme non mancano.
Chi segue dei valori al massimo può averne la consapevolezza e sentirsi in pace con sè stesso. Ma avrà davvero una vita felice? E chi ci assicura che poi oltre la morte vi sia qualcos'altro? Vale davvero la pena essere cosi?
Quelli invece che fanno i bastardi, gli stronzi e quant'altro, che non si possono sentire in colpa perchè una coscienza non ce l'hanno. Si godono beatamente la vita, immuni di fronte agli altri, impassibili di fronte alle conseguenze delle loro azioni. Esistono solo loro, gli altri sono solo oggetti (e non in senso psicodinamico!)

E allora sorge spontanea la domanda: e che ci guadagno io? Anzi, sono proprio sfortunato ad avere una coscienza, e a dover sottostare alle sue regole a meno di non sentirmi in colpa e una merda.
Dovremmo liberarci di questi vetusti valori, e di questa impacciante coscienza?
Molti lo farebbero, se potessero. Forse anche io. Ma dobbiamo andare a patti con quello che siamo, con quello da cui non possiamo assolutamente scappare.
Mi sento come sdoppiato.
Un me nel mondo ideale, dove queste regole funzionano. Un mondo giusto, dove chi sbaglia paga, dove i valori che abbiamo dentro contano ancora qualcosa. Dove i rapporti tra le persone sono onesti e veri, non vi sono interessi, dove i sentimenti sono sempre sinceri.
Un me nel mondo reale, dove queste regole non esistono. Un mondo che non sopporto, dove chi è stronzo viene premiato, dove i valori sono motti per sfigati. Dove i rapporti tra le persone sono falsi e basati sulle bugie, tutto è fatto solo di interessi, dove i sentimenti sono spesso prese per il culo.
Almeno ho coscienza che il mondo è fatto cosi. E vero che poi io tendo a vedere tutto in bianco e nero, positivo o negativo, senza sfumature intermedie. In questo caso, le sfumature intermedie potremmo essere tutti noi… ma non è abbastanza consolante.
Sicuramente sono state le ultime cose viste nell'ultima settimana che mi hanno portato a vederla cosi nera, cose sulle quali preferisco sorvolare e in alcuni casi tenermene anche il peso dentro.
Una soluzione è quella di essere ciechi. Occhio non vede, cuore non duole. Ma secondo me è una soluzione fallimentare, perchè visto che la sfiga ci vede benissimo, prima o poi tutti i nodi sono destinati a venire al pettine.
In pratica non vi sono soluzioni. Quel che mi domando è quanto si possa resistere in queste condizioni…

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