July

Tornato dalle Ferie.
In realtà sono tornato domenica, ma avevo talmente tante cose da scrivere, e talmente poca voglia, che sono rimasto inattivo come uno sbarinello pallido.
Ferie che sono state decisamente riposanti, almeno mentalmente, visto che mi son portato i libri per iniziare a preparare il prossimo esame, e sono ancora adesso chiusi. Voja de far ben, saltame dosso… che mi me scosto…
Ma di differenze con le 'solite' ferie in montagna ce ne sono state. Innanzitutto a metà ferie sono tornato a casa per le lauree di daniele e marco. Abbiamo altri due dottori in compagnia, ma soprattutto altri due sono stati massacrati fisicamente e mentalmente, visto il carattere decisamente sputtanatorio dei papiri di laurea che abbiamo preparato per i due poveri cristi.
Che si possono leggere alla solita sezione [url=http://iow.no-ip.com/static.php?page=static070624-135605]Papiri di Laurea[/url], oppure, per i pigri (come io in questi giorni, per non insistere con qualcuno che pigro lo è forever and ever) [url=http://iow.no-ip.com/papirodanzur.pdf]qui[/url] quello di daniele e invece [url=http://iow.no-ip.com/papiromarco.pdf]qui[/url] quello di marco.
E' stato un rientro per vari motivi pesante, anche se temporaneo.
Un caldo della madonna, 40, QUARANTA gradi a Padova centro, più l'umidità.
Il solito amico polemico, che si è lamentato del fatto delle manie citate nel suo papiro (peraltro, a parte qualche nota di colore, tutti i fatti corrispondono a realtà, conoscerlo per credere!) e ha tentato di imporre il suo volere anche nella classica escursione estiva, modificando i piani di tutti. Senza per fortuna riuscirci… Piccola nota per evitare i soliti casini: erano tutti benvenuti, ma nessuno ha diritto di modificare i programmi altrui per proprio comodo. Il treno non aspetta nessuno, all'orario stabilito parte, e chi c'è si gode il viaggio, mentre gli altri s'attaccano. E se uno non può arrivare in orario non è colpa del macchinista. Mi pare un pò una prepotenza adattare il mondo sistematicamente a sè stessi, no?
Complici questi 'disguidi', che nonostante siano del cazzo mi sfracellano le cervella e non solo (perchè alla compagnia ci tengo) ho avuto quasi l'impressione di essere a casa mia a Campitello e non qui, di aver fatto un viaggetto per ritrovare vecchi amici e nulla più.
Strano eh? Mica tanto. Davvero inizio a non trovarmici più troppo bene in questo posto. Lo sento sempre più stretto, e diverso da come sono io. E quando adattarsi non è più così facile, inizi a pensare sia ora di cambiare aria.

Comunque poi è andata bene, sono tornato in montagna con un pò di amici e abbiamo fatto una bella escursione, luuuunga luuuunga ma decisamente meno dura delle precedenti. E le foto sono come al solito nella galleria, o [url=http://iow.no-ip.com/gallery/v/campitello2007/]qui[/url].
Rimpatriati gli amici, le ferie sono continuate nella tranquillità più assoluta, ho fatto dei bei giri per le mie montagne… sperando davvero che non sia l'ultimo anno che vado lì. Davvero, mi ci trasferirei se potessi… anzi, mi piacerebbe proprio essere nato lì.
Ma come farei, senza tutto quello a cui sono abituato? Gli amici, lo studio, gli hobby, il monaco… dove mi sono preso una bella sbronza martedi sera.
Altra nota positiva delle vacanze in montagna… ho rotto le tradizioni che si erano consolidate negli ultimi anni. Dal 2001 ogni anno era puntuale l'escursione in solitaria lungo la Val Vuron verso il rifugio Tires, che quest'anno invece in solitaria non è stata. Un buon modo per rompere, simbolicamente, con un passato ormai lontanissimo, che davvero non ha più nessuna influenza su di me. Anche se i ricordi resteranno per sempre.

E gli esperimenti? Beh, quelli non hanno dimostrato nulla di cui non fossi già certo dentro di me. Che basta una virgola, per cambiare senso a una vita come a una frase, e che spesso tutti noi per il mondo siamo molto meno di virgole.

Ora dovrei rimettermi a studiare.
Spero che mi venga un pò di voglia, perchè in questi giorni davvero non ho voglia di fare un cazzo. Piuttosto penso già alle prossime vacanze a Riccione, tra poco più di due settimane, e all'oktoberfest. Riusciremo a organizzarlo? O dovrò fare un atto di forza come l'anno scorso?
E penso soprattutto alla mia nuova casa. Una scelta ormai obbligata.
Non vedo l'ora di andarmene a vivere per conto mio, di staccare con questo paesetto che mi castra ogni minuto, e scontrarmi con la vita da campus universitario, anche se in un modo diverso rispetto a mezza decade fa. Con un impegno che ho imparato solo con la maturità.
Pensieri, riflessioni, sogni… il mondo cambia solo se lo si cambia, solo se lo si vuole cambiare, altrimenti rimane sempre uguale.

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