Nightmares

Ieri sera quando sono andato a letto, anzi ieri notte, avevo deciso che avrei aggiornato mettendo le foto di ieri, quando siamo andati a pattinare, tralasciando altre cose. E' stata davvero una bella giornata, ci siamo divertiti come matti…
Invece adesso proprio non me la sento.
Ma perchè le cose brutte capitano tutte insieme, perchè, PERCHE'???

Ieri sera il peso della situazione in cui mi trovavo è diventato improvvisamente troppo da sopportare, una situazione già vissuta un'altra volta e che mi ero ripromesso: mai più… ma non si può comandare a un bel niente, nè al destino, nè al mondo, nè ai sentimenti.
Comunque sia, alla fine ho deciso che la cosa migliore era dare un taglio netto e smettere di girare attorno a una situazione che già intuivo non poteva evolversi diversamente. Anche se qualcuno dirà che è una stronzata credere nei sogni, io penso che se escono dalla testa non sono solo pensieri accavallati alla rinfusa, ma dicono qualcosa che o si teme o si vuole. Nel mio caso temevo e volevo darci un taglio, non vederla più.
Perchè se anche dovrò berci sopra, alla fine il nostro istinto è quello di limitare danni, no? E forse è meglio così. Anche se non ne sono convinto.
Lasciamo perdere decisamente i sogni di stanotte. A parte che alcuni erano letteralmente pezzi alla rinfusa di milioni di cose…
Stamattina ero mezzo sveglio alle otto e mezza.
Cercavo di trovare una posizione comoda visto che il mio solito dolore alle costole mi teneva sveglio.
In quella, che già bestemmiavo per il dolore non solo fisico, il patatrac… arriva su mia mamma di corsa urlando.
Per sbaglio uscendo in macchina ha preso sotto il cane.
Riparte con la lorena di corsa, verso il veterinario.
E in quella davvero ho pensato… ma perchè tutte insieme, ma perchè a me, ma perchè perchè perchè…
Rabbia, disperazione, disgusto per questa vita… penso di non aver mai provato tutte queste cose insieme in cosi poco tempo…
Mordevo il cuscino, ci sbattevo un pugno, non sentivo più niente, non volevo più sentire nulla.
Solo riaddormentarmi, svegliarmi e poter dire: oddio, è stato tutto un incubo.
In quella suona il telefono… era morto prima di arrivare dal veterinario, che non aveva potuto fare altro che consolare alla meglio mia madre, e offrirsi di aiutarla per la parte burocratica.

Io non piangevo da più di quattro anni, da quel 12 giugno 2002 in cui decisi di lasciarla andare.

Mi sono alzato e ho messo la testa sotto l'acqua fredda. No, ero davvero già sveglio.
Purtroppo, tutto vero.
Ho fatto colazione, con quel caffè salato di lacrime che non riuscivo, e non potevo reprimere.
Ora riposa in garage, e nel pomeriggio lo porteremo a Pove.

Io ancora non riesco a rendermi conto di niente… si è vero forse nella mia vita doveva esserci anche questo momento, ma non riesco a sopportare l'idea del destino, di non poter fare niente, di sentirmi così impotente, di sentirmi così tremendamente umano…

E adesso?
Adesso non lo so. So solo che in qualche modo dovrò ripartire, come non ne ho idea… che ho un esame tra poco più di una settimana.
Adesso ho solo voglia di scappare, di correre con quel poco fiato che mi resta in corpo, di urlare, di andarmene via e non pensare più a niente.
Passerà anche questo momento e ce ne saranno di migliori… ma non aiuta saperlo, almeno adesso.

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